Mondiali di Scherma 2025. Il Ct Vanni, "Siamo il fioretto azzurro, andiamo lì per vincere"
il fioretto BIZZI/FederschermaLa scherma italiana è pronta a tornare protagonista ai Campionati del Mondo 2025, in programma a Tbilisi, in Georgia e con dirette su Sky e in streaming su NOW
Dopo una stagione stellare in Coppa del Mondo, che ha visto l’Italia conquistare ben 59 medaglie complessive (22 d’oro), il fioretto – come da tradizione – si conferma l’arma regina. Il neo-Ct Simone Vanni ha selezionato i migliori azzurri e le migliori azzurre per puntare dritto al podio, sia nelle prove individuali che in quelle a squadre. E la squadra italiana arriva al Mondiale con le carte in regola in quest’arma per ambire a un grande risultato.
Fioretto Maschile, quattro protagonisti per sognare ancora
Difficile trovare un leader in questo gruppo. Allora partiamo da quello che alla vigilia si presenta come Campione del Mondo in carica, Tommaso Marini, ormai punto di riferimento anche mediatico della squadra maschile. La sua vittoria a Milano 2023 ha segnato un punto altissimo della sua carriera, e ora, a Tbilisi, l’obiettivo è ripetersi. "Sì, sono il campione del mondo in carica e questa cosa mi mette un po’ di ansia, lo ammetto – ha raccontato – ma cercherò di viverla con leggerezza. Voglio divertirmi e dare il massimo. Vincere sarebbe bellissimo, ma non mi voglio soffocare con la pressione. Sicuramente l’individuale è una cosa diversa dalla squadra. Sono due gare completamente differenti. L’individuale è più gratificante e ti lascia un’impronta molto positiva, diversa. Sono due gare molto molto differenti. Speriamo entrambe le cose: riconfermarmi io il 23 e riprenderci il titolo a squadre il 26 luglio". Accanto a lui, veterano del gruppo è Alessio Foconi, reduce da una stagione solida con due successi in Coppa del Mondo, arriva a Tbilisi con una nuova serenità, nonostante i diversi cambiamenti affrontati, tra cui la partenza per il Canada di Filippo Romagnoli, suo maestro storico, "Mi sento bene fisicamente e mentalmente. Ho imparato a reagire nei momenti difficili e adesso voglio godermi ogni assalto. La squadra è forte e coesa". Dopo le ingiuste critiche post-Tokyo, Foconi ha saputo ritrovare fiducia e risultati, anche grazie alla stima dei compagni, che conoscono il suo valore sulla pedana e sanno quanto sia importante come elemento, per puntare nella gara a squadre alla medaglia mondiale che manca dal Cairo. Guillaume Bianchi è l’uomo del momento. Oro agli Europei di Genova sia nell’individuale che a squadre, il fiorettista romano è pronto a vivere il suo primo Mondiale da titolare con una carica speciale, "Debuttare a Tbilisi dopo un Europeo così è emozionante. Mi sento pronto a lottare fino all’ultima stoccata". Chiude il quartetto Filippo Macchi, vincitore del Grand Prix di Lima e sempre più protagonista del gruppo. "Sicuramente l'obiettivo è quello di arrivare in fondo. Non possiamo nasconderci. Siamo, forti. Arriviamo con un ranking molto alto, sia per quanto riguarda le gare individuali che per la gara a squadre e questo è l'obiettivo di tutti. Per quanto riguarda la mia gara, cercherò di essere la miglior versione di me stesso il giorno della gara, il 23, anche se non è stato un periodo roseo, l'ultimo, perché ci sono stati un po’ di problemi fisici, qualche acciacco. Però sto recuperando bene. Stiamo bene insieme, ci spingiamo l’un l’altro. A squadre siamo una forza, ma anche nell’individuale voglio essere la mia versione migliore. La Russia? Torna competitiva, dobbiamo stare attenti". Il Ct Simone Vanni non si nasconde, "Non vogliamo fare pretattica. Siamo il fioretto azzurro, andiamo a Tbilisi per vincere. L’obiettivo è ambizioso, ma è nostro compito prenderci la responsabilità di essere i favoriti".
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Fioretto Femminile, una tradizione che si rinnova sempre
Se il maschile promette spettacolo, il fioretto femminile azzurro è potenzialmente pronto a fare incetta di medaglie. Con 22 podi stagionali, le fiorettiste guidano per rendimento assoluto. E il ritorno di Martina Favaretto, recuperata dall’infortunio, aggiunge ulteriore forza a un gruppo già affiatato. "Rientrare dopo lo stop non è stato semplice – racconta Favaretto – ma grazie al lavoro con lo staff e ai ritiri pre-Mondiale mi sento di nuovo pronta. Certo, c’è un po’ di pressione, anche mia, ma ora ho più consapevolezza. Ho saltato gli Italiani e gli Europei. L'ultima gara è stata Shanghai, quindi è un po’ che non sento la competizione, però ovviamente si va per dare il massimo e puntare in alto. A Milano ero un’outsider, oggi mi sento parte integrante del gruppo". La veneziana è stata la più vincente dell’anno: sei podi stagionali, di cui quattro ori, dominando a Tunisi, Vancouver, e nei GP di Torino e Shanghai.Con lei, Arianna Errigo, vera leggenda vivente della scherma italiana. Conta sulle dita il numero di partecipazioni. "Sono 12! – afferma con un gran sorriso - Arrivo sempre allo stesso modo, con la voglia di vincerlo, sia individuale che a squadre. Onestamente arrivo sul podio da diverse edizioni, molte, ed è bellissimo, un record stupendo, ma non lo vinco dal 2014, quindi a distanza di undici anni sarebbe emozionante. Poi non dovesse arrivare, ci mancherebbe, va benissimo così". L’Italia può contare sulla sua esperienza, ma anche sulla sua capacità di reinventarsi: «La mia scherma è cambiata, ma continuo ad evolvermi. È questo il bello di questo sport. Ovvio che ci arrivo sempre in maniera diversa. Il primo mondiale l’ho fatto a vent'anni. Ero spensierata, entusiasta. Ogni Mondiale è diverso, ma l’entusiasmo è sempre lo stesso. E questo credo sia il segreto per continuare a questi livelli. Beh, sicuramente, riprendermi l’individuale mi piacerebbe molto, sarebbe una bella soddisfazione. All’ultimo Campionato del Mondo Arianna fu argento dietro ad Alice Volpi dopo solo quattro mesi e mezzo dalla nascita dei suoi due gemellini. La sua partecipazione a Milano fu fortemente voluta e caldeggiata dall’allora Ct. Stefano Cerioni, ex campione e allenatore jesino di indiscutibile carisma. Il cambio in corsa in questa stagione con Simone Vanni, fino allo scorso anno commissario tecnico della Nazionale paralimpica, per molti ha rappresentato una doccia gelata, soprattutto per fiorettisti e fiorettiste che con lui si allenavano abitualmente. Fortunatamente per la squadra azzurra, l’impressione è che il rinnovamento abbia portato tutti a cercare nuovi stimoli e a rimettersi in discussione, ma nessun commento è più sincero, di quello di Simone Vanni, che ai microfoni di Sky Sport ha espresso con onesta razionalità la sua opinione.
La gara femminile individuale
Nella gara femminile, individuale, occhi puntati anche sulla sorprendente Anna Cristino, debuttante al Mondiale nel fioretto, ma già convincente sin da febbraio a Torino, dove aveva stupito tutti per l’assalto contro la 3 volte campionessa olimpica Lee Kiefer, osservata speciale dell’ex Ct, e riconfermatasi anche dopo, a stagione in corso con Vanni: "Non ho niente da perdere, tutto da guadagnare. Andrò libera, a godermi il momento". È davvero molto determinata la Cristino, Nata a Torino, ma trapiantata in Toscana, è allenata da Alessandro Puccini, un altro campione olimpico rimessosi al servizio della causa nazionale. I due successi stagionali contro l’americanina non sono un punto di arrivo, si capisce da come ne parla. "Sì, assolutamente, se dovessi incontrarla di nuovo, la grinta sarà la stessa, quello sicuro. Inizialmente quando ho saputo della convocazione mi ha messo molta pressione. Però poi dopo mi sono resa conto che era una cosa che mi ero guadagnata e quindi che mi volevo vivere al meglio, insomma godendomi il momento, divertendomi". Anche Martina Batini, bronzo agli Europei è allenata da Puccini. In tanti la vedono cambiata, maturata. Viene da chiedersi come sia possibile che dopo tanti anni a quel livello lì, ancora qualcuno si debba domandare chi è Martina Batini. A Tbilisi sarà in pedana solo nell’individuale, il 25 luglio. Con sé, oltre a 5 medaglie mondiali (3 ori), 8 europee (5 ori) e gli 8 titoli italiani assoluti, porta la maturità di chi ha saputo conciliare sport, studio (è ingegnere gestionale) e maternità (ha un figlio con Matteo Tagliariol): "Non sento la pressione degli altri, ma sono molto esigente con me stessa. Oggi mi sento più equilibrata, matura, e contenta della scherma che esprimo". Completa il gruppo una riserva di lusso, Alice Volpi, Campionessa del Mondo in carica, in Georgia verrà schierata il 28 luglio, solo per la gara a squadre. "Non essere in gara nell’individuale è strano - conferma lei stessa con candore – rimanere fuori non fa mai piacere, però è vero anche che la decisione di prendere una pausa è stata mia. Quindi, tutto quello che ne è venuto dopo, come il rimettersi in forma, ritrovare appunto la giusta attitudine in pedana è stato veramente faticoso e mi ha fatto anche capire che le lunghe pause non fanno per me. Ero un po’ stanca anche della scherma e dei viaggi e questa lunga pausa mi ha fatto capire che in realtà ancora ho tanta voglia di gareggiare. Adesso sono carica per questo Mondiale e in realtà non vedo l'ora di iniziare l'anno prossimo la stagione dall'inizio. Ovviamente io arriverò là per la gara a squadre, è quello il mio obiettivo. Spero di trovare le ragazze cariche. Auguro loro un grande in bocca al lupo per la gara individuale. E sì, ci vogliamo riconfermare perché comunque diciamo che il nostro obiettivo è sempre quello di vincere nella gara a squadre". Alice pensa già anche alle avversarie: "Come sempre le Americane; le Francesi hanno sempre una buona scherma - mancherà la Thibus, perché anche lei ha avuto diverse problematiche da risolvere. E poi ci saranno comunque nazioni come Giappone e Cina, che sono sempre delle mine vaganti".
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Obiettivo: il titolo mondiale
Due anni fa, a Milano, nel 2023, l’Italia conquistò tre ori nel fioretto su quattro disponibili. Le aspettative, oggi, non sono da meno. I ranking mondiali premiano gli azzurri, tutti inseriti nelle top 16 e dunque già nel tabellone principale. E dopo la prova generale degli Europei di Genova, l’Italia arriva a Tbilisi con consapevolezza e fame. Il Ct Simone Vanni lo dice chiaramente: "Abbiamo vissuto una stagione esemplare. Ora è il momento della verità. Abbiamo le carte in regola per puntare al massimo, e non vogliamo nasconderci". Il fioretto che ti aspetti è pronto a colpire ancora e a far parlare di azzurro le pedane di Tbilisi.