La campionessa olimpica, solamente quindicesima nella discesa mondiale di Are, non cerca alibi: "Oggi non è andata bene, ma il mio percorso continua"
"Non sono riuscito a interpretare bene la pista con quei curvoni lunghi, non ho mai preso le linee nel modo giusto. Non ero andata bene neanche nelle prove, magari in gara pensavo mi scattasse qualcosa in piu' invece ho fatto fatica". Sofia Goggia non nasconde la delusione nella libera ai mondiali di Are: l'azzurra, oro olimpico un anno fa in Corea, ha chiuso quindicesima e distante dalle prime. "Non ho male, fisicamente sto davvero bene e non mi ha condizionato neppure il fatto che la discesa fosse corta - ha spiegato la campionessa bergamasca-, anche se è chiaro che partendo dal basso, è un po' meno interessante. Semplicemente non ho sciato bene. Mi spiace non essermi espressa al meglio, chiaro che ai Mondiali contano solo le medaglie e io ho preso un secondo. Non sono contenta della mia gara, ma non sono neanche triste per questa tappa del percorso. Ho conquistato una bellissima medaglia in SuperG e ora continuo a lavorare. Oggi non è andata e bisognerà fare un po' di analisi, vedere quello che ha funzionato e quello che non ha funzionato, ma il mio percorso continua". "Vonn? Mi ha abbracciato e mi ha detto che adesso che molla vuole che prenda il suo posto: una roba pesante". Sofia Goggia racconta così lo scambio avuto con la campionessa americana che, sua amica-rivale, ai mondiali di Are ha chiuso la carriera con un bronzo nella discesa. "Lei è un'atleta straordinaria - l'omaggio dell'olimpionica azzurra-, sono molto contenta di aver gareggiato insieme a lei, questa medaglia è la ciliegina sulla torta della sua carriera, un po' come lo è stato per Svindal. Sono contenta anche per la Stuhec perché l'anno scorso si è fatto male nell'anno olimpico. Il mio Mondiale continuerà con il gigante".