Sofia Goggia sorride al termine del successo di Crans Montana, divertendosi a suonare il campanaccio donatole dagli organizzatori della gara: "Ci tenevo a vincerlo, per poterlo portare alla mia mucca che mi è stata regalata dopo il successo in Val d'Isere", ha scherzato la bergamasca
Sofia Goggia scatenata a Crans Montana. Dopo aver conquistato la decima vittoria della carriera, la terza consecutiva in discesa in questa stagione, la bergamasca ha potuto festeggiare sul podio con il campanaccio, consueto omaggio da parte della località svizzera alla vincitrice della gara. Sofia si è divertita a suonarlo, ma soprattutto ha realizzato il suo obiettivo, come dichiarato subito dopo la prova: attaccarlo al collo della mucca vinta poche settimane fa in Val d'Isere, gentile omaggio dopo il successo nel mitico 'Critérium de la première neige'. In passato altre campionesse come Lindsey Vonn, Lara Gut e Ika Stuhec erano state ricompensate con l'animale. "La mucca sarà consegnata non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno", avevano scritto gli organizzatori della discesa in Val d'Isere. "In Val d'Isère mi hanno dato la mucca, ci tenevo a vincere il campanaccio per la mia mucca", ha scherzato Goggia.
Goggia: "Non pensavo di poter vincere"
"Ho avuto un po' di emozioni contrastanti, ho preso tanto vento fin dalla prima discesa - ha spiegato Sofia subito dopo la gara -. Quando ho visto che ero davanti ero contento, soprattutto per la classifica di discesa. Non pensavo di poter vincere, ma dopo di me ho visto che la neve stava diventando più collosa. Sono contenta di aver vinto il campanaccio, lo attaccherò alla mucca vinta in Val d'Isere. La discesa era corta, c'erano pochi punti in cui fare la differenza. Ho spinto il più possibile, ma con condizioni così diverse non è mai facile gareggiare".
