Marcialonga, la più amata e desiderata: oggi la 49^ edizione Live su Sky
DA NON PERDEREDue sci paralleli, 70 chilometri su e giù per le valli di Fassa e Fiemme e un nome: Marcialonga. E' la più amata, la più desiderata, la più particolare. Ma soprattutto una grande festa. La celebre Ski-Marathon trentina in diretta dalle 7.35 su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena
L’ultima domenica di gennaio è la festa del granfondista. Due sci paralleli, 70 chilometri su e giù per le valli di Fassa e Fiemme e un nome: Marcialonga. La più amata, la più desiderata, la più particolare. Meno lunga della Vasaloppet ma molto meno noiosa, con 16 paesi attraversati e una fama di gara che attira come nessun’altra nel circuito Visma Ski Classics. Tra l’altro, proprio con la svedese Vasaloppet di 90km, con la norvegese Birkebeinerrennet e con la Jizerska Padesatka, della Repubblica Ceca, costituisce il pacchetto delle gare monumento, il grande slam del fondo. La Marcialonga è resistente, tiene duro anche di fronte alla pandemia, con tutte le restrizioni e le attenzioni possibili, ma senza mollare, senza rinunciare…Magari non riuscirà a mettere assieme i soliti 7mila concorrenti però più di 3mila bisonti, oltre a i professionisti e ai super amatori, ci saranno. Il personaggio da seguire è il norvegese Gjerdalen, 3 volte primo consecutivamente, tra il 2015 e il 2017, due volte secondo, due volte quarto, quattro medaglie mondiali con due ori, e quel paio di Ray Ban da aviatore che lo fanno riconoscere subito. Ci sarà anche uno dei più forti fondisti di tutti i tempi, Petter Northug, carattere particolare, eccessi di tutti i tipi, 4 medaglie alle olimpiadi di Vancouver, 13 volte campione del mondo…è qui per divertirsi, per passione. Come l’ex calciatore norvegese della Roma Riise, finito 1209esimo nel 2018 con un tempo di 4h 21 ‘ 57”. Fermo in Svezia invece l’ex rallista Marcus Gronholm, bloccato da una quarantena causa Covid.
Leggendo l’ordine dei partenti puoi trovare nomi da affiancare a ricordi sportivi, a qualcosa di già sentito. Il giornalista de “La Repubblica” Alberto Custodero, passato tra inchieste e cronache parlamentari, racconterà in diretta, autorizzato dal suo direttore, le emozioni di chi fatica nel traffico delle retrovie, sgomitando e cercando di affinare il double poling, la tecnica ibrida che ha superato da tempo il passo alternato nel classico. La produzione televisiva avrà un aereo tra gli 11mila e 13mila metri, e sotto il suo cono un elicottero con una cineflex, 3 motoslitte, 7 telecamere in alcuni punti fondamentali del percorso, e 8 fisse per seguire gli atleti nel centro di Cavalese fino all’arrivo di Viale Mendini.
Le incursioni di Cristian “Zorro” Zorzi, uno dei tre ori olimpici tra Fassa e Fiemme, con Franco Nones e Giorgio Vanzetta, le parole del saggio Albarello, anche lui oro ma valdostano, ci porteranno dentro la Marcialonga per un racconto tornato a essere, nei risultati, molto nordico. 22 anni fa l’ultimo successo azzurro al maschile, Fulvio Valbusa. Altri tempi e altra tecnica, il pattinaggio, uscito di scena dal 2003 in questa gara. Chi viene, chi scia, chi guarda sa però che la Marcialonga è una sfida, una fatica, un piacere, e pazienza se si tratta di sentiment all’apparenza in contrasto e a prescindere da chi vince o da chi arriva davanti. Semplicemente una festa !