Da Lisbona a Città del Capo: è partita la seconda tappa della Volvo Ocean Reace, il vero battesimo oceanico per le sette barche partecipanti che si sfideranno in un percorso lungo oltre 7.000 miglia
Si apre una nuova fase per la Volvo Ocean Race: le sette barche in gara hanno lasciato Lisbona alla volta di Città del Capo per la seconda tappa in programma. Il primo team a uscire è stato quello dei franco/cinesi di Dongfeng Race Team, seguito dagli olandesi di team Brunel e dagli spagnoli di MAPFRE. La durata del percorso prevista è di 21/22 giorni, ma molto dipenderà da quanto veloce sarà il passaggio delle calme equatoriali.
"E' una tappa molto interessante, forse più interessante che in passato", ha dichiarato Charlie Enright, lo skipper di Vestas 11th Hour Racing che si è aggiudicato la prima tappa. "Di solito bisogna puntare verso la costa brasiliana… dicono che 'West is best' (meglio a ovest)…".
Non è certo che questa volta la massima verrà rispettata. “Credo che (togliere il waypoint) cambi molto le cose", ha detto lo skipper di Sun Hun Kai/Scallywag, l'australiano David Witt. "Penso che sarà una tappa interessante e che potremo vedere le separazioni più grandi da molto tempo a questa parte nella Volvo Ocean Race. Vedremo che succederà".
"Certo che si può stare più a est", ha confermato Charles Caudrelier skipper di Dongfeng Race Team."La differenza è enorme, ma si tratta anche di una scelta tattica pericolosa: c'è sempre un equilibrio ed è difficile capire da che parte stare. Sarà un incubo per i navigatori".
"Speriamo che gli altri scelgano la via più breve, e noi staremo a ovest". Ha dichiarato Xabi Fernández, esperto skipper degli spagnoli di MAPFRE. "Sarà una bella sfida per il nostro navigatore Juan Vila. Ma abbiamo la massima fiducia nel suo istinto e nelle sue scelte e speriamo di passare bene l'equatore".
"La tappa durerà 21 o 22 giorni e ogni giorno ci saranno decisioni tecniche da prendere", ha detto invece Simeon Tienpont, skipper di team AkzoNobel, che in questa seconda tappa potrà contare anche sull'esperienza di Chris Nicholson, Jules Salter e Peter Van Niekerk. "Sono molto fiducioso, perché ho un team molto forte".
Per le matricole, la seconda tappa rappresenterà un battesimo oceanico e una nuova esperienza dal punto di vista velico e umano."Ho ragazzi a bordo che non hanno mai navigato per più di sei o sette giorni di seguito", ha detto la britannica Dee Caffari, unica skipper donna che guida Turn The Tide On Plastic e che avrà al suo fianco molti giovani. La triestina Francesca Clapcich affronta la lunga navigazione così: “La Leg 2 è la prima vera navigazione verso sud, sarà una tappa dura, difficile, con cambi climatici importanti, attese esasperanti nei doldrums (le calme equatoriali) e planate infinite nel finale di tappa. Sono molto emozionata e ho voglia di partire".
Bouwe Bekking, che partecipa per l'ottava volta alla Volvo Ocean Race come skipper di Team Brunel, porterà a bordo il campione della Coppa America Pete Burling, che però è alla sua prima lunga esperienza di oceano. Non sarà la prima volta per l'italo/argentino Maciel Cicchetti, alla sua terza partecipazione, e per Alberto Bolzan, ma il friulano non nasconde la sua voglia di partire: “E' una tappa molto bella, nella scorsa edizione forse una delle più belle, proprio per la varietà delle condizioni. Credo sia adatta a team Brunel perché il nostro gruppo è molto poliedrico. Speriamo di aver colmato il gap della prima tappa e di poter essere competitivi fin da subito".