Luna Rossa, l’ansia della finale

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Giovanni Bruno

Giovanni Bruno

©Getty

La barca italiana torna in acqua nella notte fra venerdì e sabato contro Britannia per la prima regata della finale di Prada Cup, che eleggerà il nome dello sfidante di New Zeland nell'America's Cup. Servono 7 vittorie per proseguire il sogno, tutto da vivere in diretta su Sky Sport 

Il prepartenza è fondamentale. Studiare l’avversario in funzione delle ipotesi di battaglia che voglia dare poco prima del via ed anche che lato scegliere per essere assolutamente performanti nella pressione del vento. Questi sono i minuti che precedono il via, lo start. Quando poi si entra nei cancelli bisogna essere lucidi e fare tutto in maniera perfetta quasi meccanica, un occhio agli strumenti, un occhio all’avversario, un occhio ai compagni e le mani che sentono con il timone la forza della barca con il vento. Countdown, lo scandire dei secondi e poi Via… eccoci, è la prima della Prada Cup.

Il trofeo inventato e mai vinto

Questo per mettere già ansia e qualche palpitazione in più proprio in vista del ricominciare. E’ finale degli sfidanti, i challangers: Luna Rossa-Britannia. Team Luna Rossa Prada Pirelli-Ineos Team UK. Circolo della Vela Sicilia-Royal Cowes Yacht Squadron. Italia-Regno Unito. Detta e scritta così fa veramente sfida di altri tempi. Beh, di sicuro nonostante l’incredibile modernità e degli AC 75 è sfida antica se si parla di vela e di Coppa America. Diciamo che il trofeo ha 170 anni e sono stati proprio gli inglesi a metterlo in palio, nel 1851, nel periplo dell’isola di Wright che ha in Cowes il porto e Club più antico al mondo e che ora rilancia la sfida. Ma proprio gli inglesi in 170 anni di sfide sui mari non lo hanno mai vinto. Inventato sì, ma vinto mai. La coppa delle 100 ghinee si chiamò Coppa America per celebrare la prima barca vincente, America di un altro prestigioso yacht club: Il New York Yacht Club.

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Il Podcast di Guido Meda e Giovanni Bruno

Lo yacht "America", che vinse la prima edizione nella riproduzione del quadro di Fitz Hugh Lane
Lo yacht "America", che vinse la prima edizione nella riproduzione del quadro di Fitz Hugh Lane

I tentativi inglesi

17 le volte che la Gran Bretagna ha tentato di vincerla in maniera diretta, uno Sfidante contro un Defender. Ultima volta 1964 con Sovereign, poi nulla più. Anzi - per essere precisi - nelle sfide del Regno Unito abbiamo inserito i 5 tentativi degli Shamrock (trifoglio) di Sir Thomas Lipton con il Royal Ulster Yacht Club, Irlanda del Nord e quello dello scozzese Thistle (Cardo). Da quando poi nacquero le selezioni degli sfidanti, dal 1970, soltanto una volta i britannici si presentarono in una finale dell’allora Louis Vuitton Cup: 1983 con Victory di Peter De Savary. Gli inglesi persero la finale da Australia II che poi si aggiudicò l’America’s Cup, prima sconfitta degli americani dopo 132 anni. Ora si può immaginare come e con che voglia di rivalsa si presentano in acqua per questa vera e propria battaglia da significati storici.

Italia, una storia 'giovane'

La storia italiana in Coppa è assai diversa e più giovane: compare proprio nel 1983 con Azzurra dello Yacht Club Costa Smeralda con Cino Ricci. I ragazzi di Azzurra con Mauro Pelaschier al timone escono per mano proprio degli inglesi di Victory. Nel 1992 la prima delle 5 volte di una barca italiana in finale dei Challangers: il Moro di Venezia di Raul Gardini vince la LVC con Paul Cayard al timone. L’impresa viene bissata nel 2000 dalla prima volta di Luna Rossa. Stesso tratto di mare di oggi, Auckland, golfo di Hauraki. La barca di Patrizio Bertelli con al timone Francesco de Angelis batte gli americani di America One. Luna rossa nel 2007 e nel 2013 arriva in finale della Louis Vuitton Cup ma perde entrambe le volte dai neozelandesi. Stavolta è la quinta, quarta di Luna Rossa. Già così è qualcosa di straordinario e chissà…

L'equipaggio di Azzurra (1983)
L'equipaggio di Azzurra (1983)

La certezza sarà nello spettacolo

Lo hanno già dimostrato le precedenti regate. Luna rossa vincente nelle World Series di dicembre mentre Britannia perfetta nei primi Round Robin che le hanno assegnato l’ingresso in finale in maniera diretta. Le semifinali hanno permesso all’equipaggio di Luna Rossa di mettere a punto soluzioni e precisioni nelle manovre, estremamente utili per il morale e la perfetta sintonia a bordo. Ora ci siamo.

La coppia dei timonieri

James Spithill e il siciliano Checco Bruni, due veterani della Coppa con Max Sirena Team Principal hanno di fronte il fuoriclasse Sir Ben Ainslie, un vero signore della vela con 5 medaglie olimpiche (4 oro-1 argento) e 5 partecipazioni alla Coppa. Si riparte da zero e non conta più il curriculum o quanto e che cosa si è fatto prima… Siamo zero a zero e con il 50 per cento di possibilità per ogni barca. La Storia è davanti a loro. Il fascino della Coppa rimane inalterato e mai come stavolta quel battito dell’inizio è mostruosamente alto e ritmato.

Tutto in diretta su Sky

Tutto le emozioni saranno in diretta. Il canale America’s Cup (205) vivrà ancora di quel Live e quelle rubriche che hanno caratterizzato questi giorni. Luna Rossa è chiamata a rafforzare con il tifo le notti magiche dalla Nuova Zelanda. E poi ditemi che non esiste ansia…. Impossibile. Buon Vento a tutti e godiamoci lo spettacolo.

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