Ferrari Hypersail, John Elkann e Giovanni Soldini: "Una sfida rivoluzionaria". VIDEO

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Nel corso della presentazione da parte di Ferrari del progetto "Hypersail" -con cui il Cavallino entra nel mondo della vela- Guido Meda ha intervistato il presidente della Ferrari John Elkann e Giovanni Soldini, team principal che guida le operazioni: "Straordinaria sfida portare Ferrari in mare e in cielo" ha detto Elkann. "Scelta innovativa e rivoluzionaria" le parole di Soldini

FERRARI HYPERSAIL, IL PROGETTO

Portare Ferrari in mare e in cielo è una sfida straordinaria”. Così il presidente della Ferrari John Elkann commenta in un’intervista a Sky Sport rilasciata a Guido Meda il nuovo progetto “Hypersail”, con cui il Cavallino entra ufficialmente nel mondo della vela. Al fianco di John Elkann, Giovanni Soldini, navigatore oceeanico e team principal del progetto. 

Si può dire che questo progetto Hypersail sia in assoluto la cosa più ambiziosa ed esaltante della tua lunga carriera di velista?

Soldini: "Assolutamente sì, senza dubbio perché se vuoi noi stiamo facendo qualcosa che non esiste. Questa è una barca che sarà un monoscafo molto grande, volante, che vuole andare comunque in oceano. Abbiamo messo insieme Guillaume Verdier (il designer francese a capo della progettazione del monoscafo, ndr) e un grande team Ferrari per ottimizzare questo oggetto. La sfida è che deve essere performante, molto affidabile, molto resiliente e deve anche in qualche modo produrre la sua energia. Il livello è veramente alto della sfida che ci siamo posti. L’idea di avere un monoscafo è nata soprattutto perché abbiamo visto che i monoscafi dal punto di vista aerodinamico hanno un grande vantaggio, quando però andiamo in mezzo all’oceano hanno anche tanti svantaggi. Sono meno stabili di un trimarano, hanno la chiglia perché si devono raddrizzare e questo è un handicap. Quindi è veramente una sfida molto nuova, stiamo battendo una strada completamente nuova. Grazie alla tecnologia, alla competenza e alla voglia di innovare di Ferrari e anche di Guillaume Verdier penso che stiamo facendo un lavoro pazzesco”

Cosa vi ha convinto a mettere in gioco il “brand dei brand” su questo progetto di Giovanni? Come nasce?

Elkann: “Portare Ferrari in mare e in cielo è una sfida straordinaria per la Ferrari. Poter innovare effettivamente in ambiti nuovi e poter spingere Ferrari al di là è la caratteristica di questa azienda che è guidata da una passione, una passione che viene dal suo fondatore Enzo Ferrari. Ed è sempre applicare questa capacità tecnica, ingegneristica a delle sfide che sono legate alla velocità. E l’Hypersail non è solo veloce ma è anche veloce nel tempo. Tu devi durare. È come mettere insieme lo sprint e la maratona. Non facile in acqua e in aria”

Per voi è stata entusiasmante da subito questa idea che, me lo ricordo quando ne parlavo con Giovanni all’inizio, era bizzarra

Elkann: "Lo è tuttora, ma fa parte di tutto quello che Ferrari ama e vuole fare. Potendo poi lavorare con Giovanni e con Guillaume c’è proprio stato subito uno spirito di squadra, un desiderio di poter fare cose mai fatte. Con la fortuna di avere in Giovanni una persona estremamente pratica e dunque di portare tutti sempre per terra, perché se vuoi andare bene sull’acqua e in aria devi tenere i piedi per terra"

E’ una barca che nasce per fare dei record: è la barca più rivoluzionaria che ci sia mai stata nel mondo?

Soldini: "La scelta di fare un monoscafo è proprio guidata dalla voglia di innovare. In questo momento storico, in cui negli ultimi vent’anni abbiamo visto i foil, le barche che iniziano a volare, pensare di far volare un monoscafo in oceano penso che sia una cosa veramente innovativa e rivoluzionaria. Per farlo bisogna compensare un po’ la mancanza di stabilità, ottimizzare la stabilità. E quindi Ferrari con le sue competenze di controllo, perché poi alla fine dentro un oggetto come un’automobile da endurance, da strada o da corsa, ci sono tantissime cose che sono il controllo della macchina. Tu giri il volante, pensi di girare le ruote in realtà succedono cento cose e tu non te ne rendi conto: c’è il differenziale, le sospensioni… E questo concetto applicato alla barca è proprio quello di cui avevamo bisogno ed è stato entusiasmante vedere con quanta competenza, voglia e passione si sono lanciati in questa sfida"

La parte di sostenibilità e il nuovo approccio della Ferrari è molto in linea con Giovanni Soldini e con Lei, rispettosissimi della natura: il fatto di essere autosufficienti dal punto di vista della produzione energetica è una sfida nella sfida o è la parte semplice del progetto?

Elkann: "E’ una sfida nella sfida. Non è affatto banale ed è molto importante perché se tu vuoi durare devi avere poco consumo di energia. Se in più riesci a produrre energia, sei riuscito a durare ancora di più. E in fondo per Ferrari che ha sempre creato energia usando energia, la possibilità di usare energia creando energia, che è quello che farà questa barca, è una sfida straordinaria"

Ci saranno delle stime o delle simulazioni: ci si chiede “quanto fa questa Ferrari? 330 km orari… “. Quanto fa Hypersail in condizioni ideali?

Soldini: "Sicuramente sarà un oggetto molto performante. Ma il suo goal non è fare picchi di velocità strabilianti ma fare delle medie strabilianti e in tutte le condizioni. Questa è la grande sfida, perché sappiamo che il mare non è sempre uguale a se stesso. Un conto è andare veloci con mezzo metro d’onda, un conto con tre o quattro metri d’onda"

 

Elkann: "La sfida è come puoi fare in modo di avere le prestazioni e l’affidabilità, che è anche la ragione per cui l’Hypersail nasce ispirata all’Hypercar e alla categoria dell’Endurance, che è la parte forte di Ferrari, anche storica. Fai delle macchine prestazionali, affidabili e belle. Perché sarà bella questa barca"

Visto che avete navigato insieme, anche in condizioni impegnative, chiedo che tipo di velista è John Elkann. E chiedo a John Elkann com’è navigare con Soldini?

 

Soldini: "Con John abbiamo fatto tre o quattro oceani, sempre in regata, anche cose piuttosto sportive. È sicuramente un velista molto competitivo, te lo posso assicurare. È uno che tiene molto alla performance"

 

Elkann: "E’ per quello che Giovanni vuole che, se vengo, non vengo per delle gare ma solo per allenamenti. E ha ragione: il problema della gara è che tu sei totalmente preso da quello e hai anche poca possibilità di goderti il momento e capire che sei su una barca. Giovanni non ha solo competenza, non solo capacità di fare in modo che tutti si sentano partecipi ma è soprattutto una persona che quando i problemi succedono -e succedono- sa cosa fare"

E’ una barca che contempla anche di poter essere portata in solitaria?

Soldini: "Non direi proprio… non da me, poi magari si trova qualche matto… (ride, ndr)"

 

Quando andiamo in acqua?

Soldini: "L’anno prossimo. Ci manca ancora un po’, la costruzione è a buon punto ma è una barca molto complessa. Direi l’anno prossimo, oltre la metà dell’anno"

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