Alex Zanardi, storia e carriera del campione gravemente ferito nell’incidente di handbike
Dagli esordi in Formula 1 alle vittorie nella Cart americana, fino all'incidente che gli cambia la vita. Il ritorno in pista, poi la scoperta del paraciclismo, le medaglie alle Olimpiadi, le imprese e i record. Storia di un campione che ha sempre saputo emozionare la gente
INCIDENTE ZANARDI, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DI SABATO 20 GIUGNO
Un incidente, mentre partecipava con la sua handbike alla tappa di una staffetta di "Obiettivo Tricolore" in provincia di Siena: Alex Zanardi è ricoverato in gravissime condizioni dopo aver riportato un politrauma in uno scontro con un camion che procedeva in direzione opposta. Sul posto è intervenuto immediatamente l'elisoccorso: trasportato all'ospedale di Siena, Zanardi è stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico
Un campione amatissimo per la sua forza di volontà, la determinazione e un atteggiamento sempre positivo nei confronti della vita. Uno sportivo, ma prima ancora un uomo, che non si è mai arreso di fronte ad avversità e incidenti, riuscendo a rispondere sempre con un sorriso, risollevandosi, ripartendo ogni volta
Una simpatia travolgente, un’autoironia più unica che rara, che lo porta a scherzare spesso sull’incidente (nel 2001) che aveva portato all’amputazione di entrambe le gambe: anche grazie a queste grandi doti umane è entrato immediatamente nel cuore della gente, diventando un esempio e fonte di ispirazione per molti
Dopo gli anni nei kart e nelle formule minori, la carriera di Zanardi pilota inizia in Formula1 nel 1991 con la Jordan, convinta dalle sue ottime prestazioni in Formula3000. Correrà poi per la Minardi e per la Lotus, senza riuscire ad affermarsi però ad altissimo livello nonostante le qualità fossero indiscutibili
Nel 1997 il passaggio alla formula Cart americana, dove Zanardi conquista tre vittorie già al primo anno, convincendo il suo team e arrivando a vincere due campionati nel 1997 e nel 1998. L’anno dopo il ritorno alla Formula 1, chiamato dal team Williams che gli offrì un contratto triennale: anche stavolta però i risultati furono deludenti e il pilota e la scuderia inglese risolsero consensualmente il contratto nel 2000
Quello stesso anno un altro grande manager della Cart, Mo Nunn, riuscì a convincerlo a tornare a correre nella serie con la Reynard Honda. Il tragico momento che gli cambia la vita è l’incidente del 15 settembre 2001, quando a undici giri dal termine nella pista del Lausitzring, perse il controllo della vettura, che rientrò in pista proprio al passaggio del pilota italo-canadese Tagliani
La Reynard Honda di Zanardi venne spaccata in due nello scontro, con il pilota che dopo essere stato in coma si salvò miracolosamente (gli avevano già dato l’estrema unzione), ma gli dovettero amputare le gambe per limitare l'emorragia. Quella che poteva essere la fine della carriera sportiva, fu invece l'inizio di una seconda vita, come ama sottolineare lui stesso
Zanardi torna a gareggiare presto con le protesi, cimentandosi in sport diversi e sorprendendo per i risultati, la capacità di adattarsi e lo spirito con cui affronta ogni competizione. Diventa campione italiano di automobilismo nel campionato di superturismo nel 2005, ma è con l’handbike, nel paraciclismo, che emoziona tutto il mondo. La prima gara a cui partecipa è la maratona di New York nel 2007, chiusa con un incredibile quarto posto
Nel 2011 ci riprova, trionfando a New York e stabilendo anche il nuovo record della categoria handbike. Il 18 marzo 2012 ancora una vittoria, nella maratona di Roma, e nuovo record del percorso
Alla sua bacheca manca solo la medaglia olimpica, e a Londra Zanardi non perde l'occasione
Il 5 settembre conquista l'oro nella gara contro il tempo sul circuito di Brands Hatch, ripetendosi due giorni dopo nella prova su strada. Il giorno dopo ancora ecco la terza medaglia, questa volta d'argento, nella staffetta a squadre mista
Al termine della Paralimpiade, Zanardi è il portabandiera azzurro nel corso della cerimonia di chiusura dei Giochi
La collezione di medaglie olimpiche si arricchisce quattro anni dopo, a Rio: ancora due ori e un argento, per un totale di 6 medaglie
L'ultima impresa il 22 settembre dello scorso anno, a un mese dal suo 53esimo compleanno, quando Zanardi stabilisce il nuovo record mondiale di triathlon paralimpico all'Ironman di Cervia: 8 ore 25 minuti e 30 secondi. Un record, stabilito a pochi giorni di distanza dalla conquista dei due ori e un argento ai mondiali di paraciclismo di Londra, che apparteneva allo stesso Zanardi