Napoli e Capo d'Orlando escluse dalla Serie A

Basket
Thomas della Eldo Napoli durante un incontro della scorsa stagione con la Montepaschi Siena
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Lo ha deciso il Consiglio Federale che ha revocato l'ammissione al prossimo torneo per le due squadre. Entrambe non avevano la documentazione in regola per l'iscrizione. Maifredi, presidente della Fip: ''Nessun ripescaggio''. Ma i club non si rassegnano

Terremoto in serie A - Napoli e Capo d'Orlando sono state escluse dal campionato di basket di serie A. Lo ha deciso il consiglio federale, riunitosi oggi a Roma, che ha infatti revocato l'ammissione per le due squadre che non avevano la documentazione in regola per l'iscrizione ai campionati.

I primi controlli - Il 26 luglio scorso le due società avevano ricevuto il via libera dagli organi federali di controllo per disputare la massima serie. Ma i primi di agosto, ad un successivo esame, la documentazione presentata dalle due società è risultata gravemente lacunosa, tanto da rimettere in discussione l'iscrizione al campionato del Basket Napoli e dell'Orlandina. Oggi la Comtec, la commissione che vigila sui bilanci, al consiglio federale ha presentato il rapporto concludendo che i due club non avevano tutti i requisiti per essere ammessi al campionato.

Non ci saranno ripescaggi - "La prossima serie A sarà a sedici squadre. Dopo la non ammissione di Napoli e Capo d'Orlando non ci saranno ripescaggi". L'ufficializzazione l'ha data il presidente della Fip, Fausto Maifredi, al termine del Consiglio federale. Sulle motivazioni che hanno portato all'esclusione delle due società, Maifredi ha spiegato che "Napoli ha presentato documenti falsi, e quindi non c'erano assolutamente i requisiti per l'ammissione. Capo d'Orlando, invece, non ha effettuato alcuni pagamenti". Per quanto riguarda la formulazione del nuovo calendario, il campionato partira' il 4 ottobre, "spettera' alla Lega farlo".

Qui Napoli - "Adesso basta. Questa incredibile decisione assunta dal Consiglio Federale non solo nei confronti della mia società, ma presa anche in totale dispregio di una città e di una piazza importante come Napoli, nonchè le amarezze accumulate in questo ultimo periodo, mi spingono a drastiche nonche' indifferibili sofferte decisioni. E' arrivato il momento di mollare tutto e lasciare, a chi sarà più fortunato, questa mia creatura". Il presidente del Napoli basket, Mario Maione, annuncia la sua volonta' di lasciare la guida della societa' dopo la decisione del consiglio federale di escludere la sua squadra dal campionato di serie A. "Per questi lunghi ma indimenticabili sette anni ho da solo, e ribadisco da solo, sostenuto con le mie forze questa immensa passione -prosegue Maione in una nota sul sito ufficiale della squadra-, rilanciando ad alti livelli la pallacanestro a Napoli e contribuendo in maniera determinante alla crescita di tutto il movimento cestistico regionale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Certo avro' commesso qualche errore, come l'anticipazione di alcuni milioni di euro per partecipare all'Eurolega, somma di cui oggi il club e' ancora creditore, ma chi non opera non sbaglia, e senza mai poter contare sul concreto contributo delle istituzioni locali e delle forze politiche, sono sempre cocciutamente andato avanti da solo nell'esclusivo interesse della citta' di Napoli e dei suoi impareggiabili appassionati di basket. Ed è proprio a loro che voglio rivolgere un sentito e commosso personale ringraziamento per tutto quello che hanno fatto nei confronti della mia squadra in questi anni -aggiunge il presidente partenopeo-. Ed e' esclusivamente per loro che saranno comunque intraprese in tutte le sedi competenti le più opportune azioni per tutelare fino in fondo il nome della città e del Basket Napoli, vittime oggi di una decisione assurda, ingiusta ed incomprensibile".

Qui Capo d'Orlando -  "La prima impressione è quella di una sorpresa totale, quello che posso dire e assicurare che il 5 ottobre Capo d'Orlando giocherà a Cantù come previsto dal calendario. Siamo in Serie A e ci resteremo". Roberto Sindoni, presidente dell'Upea, annuncia battaglia ai microfoni di SKY Sport 24 contro la decisione del Consiglio Federale. E' una decisione che contesteremo a ogni livello - continua Sindoni - Siamo comunque confortati dalle dichiarazioni del presidente federale Maifredi perchè non si tratta nel nostro caso di falsificazione di documenti ma di pagamenti non effettuati e quindi scaduti ma abbiamo dimostrato e torneremo a dimostrare che il pagamento non era dovuto". Secondo Sindoni il provvedimento è stato "non dico suggerito ma stimolato dal fatto che un campionato a 17 squadre sarebbe stato un problema per tutti ma Capo d'Orlando non è un agnello sacrificale. Questo diritto di giocare in Serie A, che e' un sogno per tutta la Sicilia, l'abbiamo conquistato e lo difenderemo in ogni podo. Siamo convintissimi di poter affermare le nostre ragioni e poter giocare in serie A anche quest'anno". Su quali saranno i suoi prossimi passi, il presidente dell'Upea fa sapere di voler attendere "le motivazioni di questa decisione del Consiglio federale ma richiederemo immediatamente la sospensiva della delibera al tribunale amministrativo competetente e ricorreremo poi alla Camera di Conciliazione. Sono pero' veramente convinto che ci metteremo poco a riaffermare le nostre ragioni".