E' la brutta storia del francese Liberto Tetimadingar, nel 2000 a un passo dal campionato universiatrio Ncaa. La corte d'assise di Amiens lo ha condannato a 7 anni di reclusione per l'uccisione della madre. "Era un rapporto incestuoso" secondo i testimoni
La corte d'assise di Amiens ha condannato a sette anni di reclusione Liberto Tetimadingar, ventottenne ex-giocatore di basket francese considerato sino a qualche anno fa uno dei più promettenti giovani della sua generazione. La corte ha ritenuto Tetimadingar colpevole di omicidio involontario per l'assassinio della madre avvenuto nel maggio del 2005. Nel corso del processo, grazie alle numerose testimonianze di amici e familiari, è venuto alla luce il rapporto incestuoso al quale il ragazzo era stato costretto dalla madre, sofferente di gravi disturbi psichici, tra umiliazioni continue e contraddistinto da un 'menage' sessuale iniziato quando l'ex-giocatore del Levallois aveva solo otto anni.
Nel 2000 Tetimadingar era volato negli stati Uniti per giocare nel campionato universitario NCAA, anticamera della NBA, ma fu rispedito indietro perché consumatore di prodotti dopanti. Tornato in Francia, nel 2005 fu ricoverato per alcuni giorni in una clinica psichiatrica. "E' schizofrenico, ma non è mai stato un violento, salvo che con sua madre", ha detto il suo avvocato, Zinef Abdellatif Belhaoues. "Il giorno del dramma aveva litigato con la madre, che lo aveva aggredito con un coltello. Una volta disarmata, lui si è avventato su di lei è l'ha colpita per sedici volte. Ma senza l'intenzione di uccidere". Tetimadingar si era quindi disfatto del corpo della madre sotterrandolo in giardino.
Nel 2000 Tetimadingar era volato negli stati Uniti per giocare nel campionato universitario NCAA, anticamera della NBA, ma fu rispedito indietro perché consumatore di prodotti dopanti. Tornato in Francia, nel 2005 fu ricoverato per alcuni giorni in una clinica psichiatrica. "E' schizofrenico, ma non è mai stato un violento, salvo che con sua madre", ha detto il suo avvocato, Zinef Abdellatif Belhaoues. "Il giorno del dramma aveva litigato con la madre, che lo aveva aggredito con un coltello. Una volta disarmata, lui si è avventato su di lei è l'ha colpita per sedici volte. Ma senza l'intenzione di uccidere". Tetimadingar si era quindi disfatto del corpo della madre sotterrandolo in giardino.