Ruggito Virtus, Boykins e Ford regolano Milano
BasketSERIE A/17a. Con un grande avvio di match, Bologna batte l'Armani Jeans e allunga la striscia positiva casalinga. Finisce 70-60. Stasera, in diretta su SKY, Ngc Cantù-Eldo Caserta (ore 21)
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Quindici minuti da regina del ballo per ipotecare la vittoria, venticinque di errori e sudore per difenderla. La Virtus porta a casa così una partita brutta e spigolosa, prosegue la striscia casalinga positiva e, almeno in quell'ottimo inizio, fa rivedere l'enorme potenziale di cui dispone. Milano, tradita dai suoi Usa e tenuta a galla dalla zona e dalle seconde linee, ha viaggiato a lungo ad un punto al minuto, una media impossibile per sperare nella rimonta. A guidare la sfuriata iniziale di Bologna è Boykins, finalmente sui livelli che gli si chiedono dopo un mese in cui ha sopportato un virtuale licenziamento e le ripetute critiche pubbliche del suo allenatore. Nel 33-14 che, nei primi 15', ha spaccato il match c'è soprattutto la sua mano: non solo gli otto punti iniziali, ma una regia perfetta nel gestire i ritmi e imbeccare i compagni. Poi, calato lui, si è smarrita la Virtus, ma il suo tabellino pieno di cifre (6 rimbalzi, 6 falli subiti e 4 assist) avra' finalmente fatto contento Boniciolli. L'Armani, nonostante un irreale 8/29 al tiro, era riuscita comunque a chiudere il primo tempo in partita (36-23), abbastanza per provarci nella ripresa. Il risveglio di Hawkins (5/14, 9 falli subiti), la voglia di Katelynas (6/9, 8 rimbalzi) e gli sprazzi di Price (5/8) fruttavano, però, solo prima un -9 (40-31 al 25'), rintuzzato da Boykins e Ford, poi un -7 (56-49 al 34'). Ma lì è mancata l'energia per completare la rimonta, tanto che sono stati piu' gli errori milanesi che i canestri sicurezza di Vukcevic e Righetti a chiudere il match. Ottima, tra i bianconeri, le prove di Ford (7/8 e 12 rimbalzi), Righetti e Langford, favoriti dalle rotazioni ordinate di coach Boniciolli che, per un giorno, ha accantonato i suoi esperimenti, scegliendo spesso il quintetto piccolo, dando fiducia a Blizzard e bocciando Chiacig. Per Milano, invece, di fronte ad una classifica che la vede più vicina al fondo che ai playoff, è ora tempo di scelte importanti: i soli 15' di Thomas sembrano la sua bocciatura definitiva, così come i 40' passati in panchina dall'ex, fischiato, Bulleri.
Quindici minuti da regina del ballo per ipotecare la vittoria, venticinque di errori e sudore per difenderla. La Virtus porta a casa così una partita brutta e spigolosa, prosegue la striscia casalinga positiva e, almeno in quell'ottimo inizio, fa rivedere l'enorme potenziale di cui dispone. Milano, tradita dai suoi Usa e tenuta a galla dalla zona e dalle seconde linee, ha viaggiato a lungo ad un punto al minuto, una media impossibile per sperare nella rimonta. A guidare la sfuriata iniziale di Bologna è Boykins, finalmente sui livelli che gli si chiedono dopo un mese in cui ha sopportato un virtuale licenziamento e le ripetute critiche pubbliche del suo allenatore. Nel 33-14 che, nei primi 15', ha spaccato il match c'è soprattutto la sua mano: non solo gli otto punti iniziali, ma una regia perfetta nel gestire i ritmi e imbeccare i compagni. Poi, calato lui, si è smarrita la Virtus, ma il suo tabellino pieno di cifre (6 rimbalzi, 6 falli subiti e 4 assist) avra' finalmente fatto contento Boniciolli. L'Armani, nonostante un irreale 8/29 al tiro, era riuscita comunque a chiudere il primo tempo in partita (36-23), abbastanza per provarci nella ripresa. Il risveglio di Hawkins (5/14, 9 falli subiti), la voglia di Katelynas (6/9, 8 rimbalzi) e gli sprazzi di Price (5/8) fruttavano, però, solo prima un -9 (40-31 al 25'), rintuzzato da Boykins e Ford, poi un -7 (56-49 al 34'). Ma lì è mancata l'energia per completare la rimonta, tanto che sono stati piu' gli errori milanesi che i canestri sicurezza di Vukcevic e Righetti a chiudere il match. Ottima, tra i bianconeri, le prove di Ford (7/8 e 12 rimbalzi), Righetti e Langford, favoriti dalle rotazioni ordinate di coach Boniciolli che, per un giorno, ha accantonato i suoi esperimenti, scegliendo spesso il quintetto piccolo, dando fiducia a Blizzard e bocciando Chiacig. Per Milano, invece, di fronte ad una classifica che la vede più vicina al fondo che ai playoff, è ora tempo di scelte importanti: i soli 15' di Thomas sembrano la sua bocciatura definitiva, così come i 40' passati in panchina dall'ex, fischiato, Bulleri.