Usa il bagno dell'arbitro, cacciato dal palazzetto sportivo
BasketE' successo in provincia di Verona, durante un incontro di basket del campionato di Promozione femminile tra le sambonifacesi dell'Azzurra e le vicentine dei Primultini Marano. L'arbitro senza pietà: l'impianto non dispone di toilette per il pubblico
Espulso dal palazzetto dello sport durante una partita di basket femminile per aver usato la toilette dello spogliatoio dell'arbitro. E' il surreale episodio capitato ad uno spettatore - e qui è da capire che potere abbia il direttore di gara verso una persona del pubblico - durante un incontro del campionato di Promozione femminile tra le sambonifacesi dell'Azzurra e le vicentine dei Primultini Marano, a San Bonifacio (Verona).
La palestra 'Dal Cero' che ospitava la partita non ha il bagno per il pubblico. Così uno spettatore ha chiesto di poter usare i servizi nello spogliatoio dell'arbitro. Il direttore di gara, in una fase di sospensione del gioco, si è accorto della cosa e per tutta risposta ha minacciato di sospendere la partita se il tifoso non fosse uscito dalla palestra. Quando l'uomo, per non creare problemi alle due squadre, ha deciso di uscire dall'impianto, anche il resto del pubblico, per solidarietà, se ne è andato.
La notizia è stata rilanciata su Facebook, perché lo spettatore cacciato, Battista Dian, è noto per essere uno storico tifoso dell'Hellas Verona di calcio, idolo della curva Sud ai tempi dello scudetto gialloblù. "E' stato umiliato - commenta il presidente dell'Azzurra, Renato Capitanio - non meritava un trattamento così mortificante. Non era mai successo che uno spettatore venisse espulso". Il presidente provinciale del Comitato Arbitri di Verona, Davide Traspedini, invece precisa che "l'arbitro nel rapporto ha scritto che non c'erano più le condizioni per continuare la partita. Quindi evidentemente non si è trattato solo di una semplice richiesta di andare in bagno". La partita poi è ripresa regolarmente, ed è stata vinta dal Marano per 60-40.
La palestra 'Dal Cero' che ospitava la partita non ha il bagno per il pubblico. Così uno spettatore ha chiesto di poter usare i servizi nello spogliatoio dell'arbitro. Il direttore di gara, in una fase di sospensione del gioco, si è accorto della cosa e per tutta risposta ha minacciato di sospendere la partita se il tifoso non fosse uscito dalla palestra. Quando l'uomo, per non creare problemi alle due squadre, ha deciso di uscire dall'impianto, anche il resto del pubblico, per solidarietà, se ne è andato.
La notizia è stata rilanciata su Facebook, perché lo spettatore cacciato, Battista Dian, è noto per essere uno storico tifoso dell'Hellas Verona di calcio, idolo della curva Sud ai tempi dello scudetto gialloblù. "E' stato umiliato - commenta il presidente dell'Azzurra, Renato Capitanio - non meritava un trattamento così mortificante. Non era mai successo che uno spettatore venisse espulso". Il presidente provinciale del Comitato Arbitri di Verona, Davide Traspedini, invece precisa che "l'arbitro nel rapporto ha scritto che non c'erano più le condizioni per continuare la partita. Quindi evidentemente non si è trattato solo di una semplice richiesta di andare in bagno". La partita poi è ripresa regolarmente, ed è stata vinta dal Marano per 60-40.