L'Olimpia si arrende a Bologna, l'EA7 battuta dalla Virtus
BasketNell'anticipo della 2.a giornata del campionato di basket gli uomini di Scariolo incassano la prima sconfitta cedendo sul parquet delle "V-nere" 67-64. Non sono bastati all'Olimpia i 18 punti di Hairston. Tra i bolognesi Hasbrouck il migliore
Forse con la testa già alla sfida-show di domenica contro i Boston Celtics, l'Emporio Armani cade a Bologna, sporcando già alla seconda giornata il suo score da favorita numero uno per lo scudetto.
Perde meritatamente Milano, non davanti a gente come Garnett o Pierce, ma a baby come Imbrò, Gaddefors e Moraschini, neanche 60 anni in tre: 'cinni' li chiamano i vecchi bolognesi, una parola che ora, c'è da scommettere, conosceranno bene anche in casa Olimpia. Bella ed emozionante la Virtus, che dai suoi ragazzi ha trovato l'energia per rintuzzare il ritorno degli avversari nel secondo tempo: e la volata finale (con canestrone di Hasbrouck) le ha dato ragione, premiando chi meritava di più.
Il meglio Bologna l'aveva fatto vedere nel primo tempo, chiuso però solo a +5 (36-31). Milano ne è stata a lungo in balia, restando a contatto solo grazie ai lampi di un roster sconfinato e troppo ricco di talento per non cavarne comunque qualcosa. Lenta e indolente, si è trovata anche a -10 (30-20 al 15') e poteva andarle peggio se Bologna non avesse sprecato troppo dalla lunetta.
Poi nella ripresa tutt'altra musica: neanche un minuto, infatti, e Langford pareggia (36-36), poi Hairston e Bourousis sembrano far rientrare la partita nel copione più scontato (42-47 al 25'). Bologna è brava a non mollare: a tenerla in piedi è l'impatto di Moraschini, che con Imbrò regge l'urto contro le batterie dell'Armani. E così, tappato il canestro in difesa, alla terza sirena la Saie3 è ancora avanti (51-50).
Il digiuno milanese prosegue anche nell'ultimo quarto: un canestro dal campo in sette minuti e Scariolo disperato nel vedere scempi come Melli morire palla in mano al ventiquattresimo secondo. Però Bologna ha il fiatone e forse troppa fretta di vincere: Fotsis firma il -1, Hairston sorpassa a due dalla fine (60-61) e sembra la volta buona. Invece no: Gigli lucra due liberi dalla polvere (62-61), Cook e Hasbrouck fanno botta e risposta da tre (65-64), Hairston sbaglia il 'gol partita' a 11" e Smith capitalizza dalla lunetta il successivo fallo sistematico.
C'è tempo per un'azione: Fotsis sbaglia il pari dall'angolo e l'impresa Virtus (che veniva da 7 ko consecutivi contro Milano) è servita.
Perde meritatamente Milano, non davanti a gente come Garnett o Pierce, ma a baby come Imbrò, Gaddefors e Moraschini, neanche 60 anni in tre: 'cinni' li chiamano i vecchi bolognesi, una parola che ora, c'è da scommettere, conosceranno bene anche in casa Olimpia. Bella ed emozionante la Virtus, che dai suoi ragazzi ha trovato l'energia per rintuzzare il ritorno degli avversari nel secondo tempo: e la volata finale (con canestrone di Hasbrouck) le ha dato ragione, premiando chi meritava di più.
Il meglio Bologna l'aveva fatto vedere nel primo tempo, chiuso però solo a +5 (36-31). Milano ne è stata a lungo in balia, restando a contatto solo grazie ai lampi di un roster sconfinato e troppo ricco di talento per non cavarne comunque qualcosa. Lenta e indolente, si è trovata anche a -10 (30-20 al 15') e poteva andarle peggio se Bologna non avesse sprecato troppo dalla lunetta.
Poi nella ripresa tutt'altra musica: neanche un minuto, infatti, e Langford pareggia (36-36), poi Hairston e Bourousis sembrano far rientrare la partita nel copione più scontato (42-47 al 25'). Bologna è brava a non mollare: a tenerla in piedi è l'impatto di Moraschini, che con Imbrò regge l'urto contro le batterie dell'Armani. E così, tappato il canestro in difesa, alla terza sirena la Saie3 è ancora avanti (51-50).
Il digiuno milanese prosegue anche nell'ultimo quarto: un canestro dal campo in sette minuti e Scariolo disperato nel vedere scempi come Melli morire palla in mano al ventiquattresimo secondo. Però Bologna ha il fiatone e forse troppa fretta di vincere: Fotsis firma il -1, Hairston sorpassa a due dalla fine (60-61) e sembra la volta buona. Invece no: Gigli lucra due liberi dalla polvere (62-61), Cook e Hasbrouck fanno botta e risposta da tre (65-64), Hairston sbaglia il 'gol partita' a 11" e Smith capitalizza dalla lunetta il successivo fallo sistematico.
C'è tempo per un'azione: Fotsis sbaglia il pari dall'angolo e l'impresa Virtus (che veniva da 7 ko consecutivi contro Milano) è servita.