Della Valle is back, Reggio accoglie il figliol prodigio
BasketLA STORIA. Dal (quasi...) West alla via Emilia, ecco il percorso della nuova guardia della Grissin Bon: Amedeo è pronto a debuttare nella A italiana dopo l'esperienza nella Ncaa. Dalla quale è appena tornato e si è già vestito di azzurro
di Lorenzo Longhi
E' tornato ed è pronto ad esplodere nel "suo" basket, quello che più gli si addice. E' tornato tatticamente più maturo e tecnicamente migliorato, se ne è accorto anche il ct della Nazionale Pianigiani facendolo debuttare in azzurro nell'ultimo All Star Game: 14 punti in 15 minuti, miglior marcatore della sfida. Amedeo Della Valle, l'americano, oggi debutterà in A dopo tre stagioni negli States.
Dall'Ohio a Reggio, dal West alla via Emilia - non fosse che l'Ohio non è West, ma ci siamo intesi - ecco il suo percorso alla rovescia, almeno rispetto a quello dei vari Bargnani, Gallinari, Belinelli e Datome. Classe 1993, figlio di quel Carlo Della Valle già play di Torino e Roma fra gli '80 e i '90, Amedeo ha fatto le valigie nel 2011, diciottenne, direzione Nevada, grazie ad una borsa di studio della Findley Prep High School di Henderson. Una stagione da applausi che ha permesso per lui lo spalancarsi delle porte della Ncaa. Un passo sotto il grande basket made in Usa.
Scelse la Ohio State University, Amedeo, ma forse già lo sapeva che il suo immediato futuro post College sarebbe stata non l'Nba, ma l'Italia. Perché il suo è un gioco decisamente più europeo, per caratteristiche tecniche e fisiche, un gioco accresciuto però ora da un'esperienza che lo ha ulteriormente forgiato. Non per caso Pianigiani ha voluto testare la nuova guardia appena pochi giorni dopo il suo ritorno in Italia, e non per caso Amedeo ha in bacheca la medaglia d'oro vinta agli Europei Under 20 a Tallinn, la scorsa estate, contro la Lettonia. Un trionfo vissuto da Mvp per l'orgoglio di coach Sacripanti.
Ora è tutto nelle sue mani, a partire da Reggiana-Pesaro di questo sabato pre-pasquale. Il talento c'è, il carattere pure, l'esperienza è già, da sola, superiore a quella di tanti suoi avversari anche coetanei. Il futuro è tutto da scrivere. In quale lingua, lo sapremo solo fra qualche anno.
E' tornato ed è pronto ad esplodere nel "suo" basket, quello che più gli si addice. E' tornato tatticamente più maturo e tecnicamente migliorato, se ne è accorto anche il ct della Nazionale Pianigiani facendolo debuttare in azzurro nell'ultimo All Star Game: 14 punti in 15 minuti, miglior marcatore della sfida. Amedeo Della Valle, l'americano, oggi debutterà in A dopo tre stagioni negli States.
Dall'Ohio a Reggio, dal West alla via Emilia - non fosse che l'Ohio non è West, ma ci siamo intesi - ecco il suo percorso alla rovescia, almeno rispetto a quello dei vari Bargnani, Gallinari, Belinelli e Datome. Classe 1993, figlio di quel Carlo Della Valle già play di Torino e Roma fra gli '80 e i '90, Amedeo ha fatto le valigie nel 2011, diciottenne, direzione Nevada, grazie ad una borsa di studio della Findley Prep High School di Henderson. Una stagione da applausi che ha permesso per lui lo spalancarsi delle porte della Ncaa. Un passo sotto il grande basket made in Usa.
Scelse la Ohio State University, Amedeo, ma forse già lo sapeva che il suo immediato futuro post College sarebbe stata non l'Nba, ma l'Italia. Perché il suo è un gioco decisamente più europeo, per caratteristiche tecniche e fisiche, un gioco accresciuto però ora da un'esperienza che lo ha ulteriormente forgiato. Non per caso Pianigiani ha voluto testare la nuova guardia appena pochi giorni dopo il suo ritorno in Italia, e non per caso Amedeo ha in bacheca la medaglia d'oro vinta agli Europei Under 20 a Tallinn, la scorsa estate, contro la Lettonia. Un trionfo vissuto da Mvp per l'orgoglio di coach Sacripanti.
Ora è tutto nelle sue mani, a partire da Reggiana-Pesaro di questo sabato pre-pasquale. Il talento c'è, il carattere pure, l'esperienza è già, da sola, superiore a quella di tanti suoi avversari anche coetanei. Il futuro è tutto da scrivere. In quale lingua, lo sapremo solo fra qualche anno.