Milano difende la vetta. Venezia, addio ai playoff
BasketNei due posticipi della 28.a giornata la capolista espugna Avellino dopo un overtime e consolida il primato. Sugli scudi Langford, autore di 27 punti. I veneti tornano alla vittoria contro Reggio Emilia, ma rinunciano aritmeticamente alla corsa playoff
Milano espugna Avellino e mantiene 6 punti di distacco su Siena e Cantù, prime inseguitrici in classifica. La squadra di Luca Banchi, vittoriosa 94-92 dopo un overtime, mantiene saldamente il comando del campionato trascinata dai 27 punti di Langford e dai 18 di Jerrels, mentre ai campani non basta Ivanov con 22 punti a referto. Il secondo posticipo della 28.a giornata di Serie A non cambia quindi gli equilibri nella parte superiore della graduatoria.
Non basta invece all’Umana Reyer il ritorno alla vittoria per evitare di essere aritmeticamente estromessa dai playoff. Per continuare a fare la corsa su Reggio Emilia, serviva battere gli emiliani ribaltando il -20 dell’andata: obiettivo avvicinato in due frangenti, sul +16 (66-50 al 25’ e, soprattutto, 90-74 al 37’), ma mai raggiunto permettendo così agli avversari di sfruttare il contraccolpo psicologico e di rientrare nel finale fino al -4 (94-90 a 25" dalla sirena finale), prima del 100-92 conclusivo. Se Venezia, pur vittoriosa, non ride, nemmeno la Grissin Bon riesce a cogliere l’obiettivo fissato alla vigilia (l’aggancio al sesto posto occupato da Roma) a causa di una prestazione ben diversa da quelle che aveva permesso di aggiudicarsi l’Eurochallenge.
Non basta invece all’Umana Reyer il ritorno alla vittoria per evitare di essere aritmeticamente estromessa dai playoff. Per continuare a fare la corsa su Reggio Emilia, serviva battere gli emiliani ribaltando il -20 dell’andata: obiettivo avvicinato in due frangenti, sul +16 (66-50 al 25’ e, soprattutto, 90-74 al 37’), ma mai raggiunto permettendo così agli avversari di sfruttare il contraccolpo psicologico e di rientrare nel finale fino al -4 (94-90 a 25" dalla sirena finale), prima del 100-92 conclusivo. Se Venezia, pur vittoriosa, non ride, nemmeno la Grissin Bon riesce a cogliere l’obiettivo fissato alla vigilia (l’aggancio al sesto posto occupato da Roma) a causa di una prestazione ben diversa da quelle che aveva permesso di aggiudicarsi l’Eurochallenge.