Cala il sipario sulla Mens Sana: dichiarato il fallimento
BasketIl Tribunale fallimentare di Siena ha depositato un provvedimento che pone termine alla società, leader per anni nella pallacanestro azzurra con 8 Scudetti e 5 Coppe Italia. Solo due mesi fa l'arresto del direttore generale Ferdinando Minucci
La Mens Sana basket, per anni la società leader nella pallacanestro in Italia, è stata dichiarata fallita. Lo ha deciso il tribunale fallimentare di Siena con un provvedimento che oggi è stato depositato alla cancelleria. Venerdì scorso si era svolta una lunga camera di consiglio presieduta da Marianna Serrao che ha accettato l’istanza di fallimento presentata dalla procura della repubblica di Siena che aveva aperto un’inchiesta sulla società senese ipotizzando il reato di bancarotta fraudolenta. Curatore del fallimento è Marco Lombardi professionista con uno studio a Firenze.
Con il fallimento della Mens Sana basket, il cui socio principale con l’87% delle quote era la polisportiva Mens Sana 1871, si chiude un’esperienza sportiva che ha visto la società protagonista di vertice a livello nazionale avendo vinto ben otto scudetti tricolori dal campionato 2003/2004 ad oggi e 5 Coppe Italia. Sulla vicende della Mens Sana basket, lo scorso 8 maggio, la Guardia di Finanza nell’ambito di una inchiesta della magistratura senese aveva arrestato nell’operazione Time Out quattro persone, tra cui il direttore generale Ferdinando Minucci, ipotizzando un’associazione a delinquere finalizzata a compiere reati di frode fiscale e deciso sequestri patrimoniali pari a 14 milioni di euro.
Con il fallimento della Mens Sana basket, il cui socio principale con l’87% delle quote era la polisportiva Mens Sana 1871, si chiude un’esperienza sportiva che ha visto la società protagonista di vertice a livello nazionale avendo vinto ben otto scudetti tricolori dal campionato 2003/2004 ad oggi e 5 Coppe Italia. Sulla vicende della Mens Sana basket, lo scorso 8 maggio, la Guardia di Finanza nell’ambito di una inchiesta della magistratura senese aveva arrestato nell’operazione Time Out quattro persone, tra cui il direttore generale Ferdinando Minucci, ipotizzando un’associazione a delinquere finalizzata a compiere reati di frode fiscale e deciso sequestri patrimoniali pari a 14 milioni di euro.