Venezia e Reggio Emilia comandano, Milano resta in scia

Basket
Venezia sempre in testa al campionato di A grazie al successo a Bologna (immagine dal sito reyer.it)
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Nella sesta giornata i veneti passano a Bologna 83 a 79 e si riprendono il primo posto in classifica. L'Olimpia asfalta Cantù, Cremona domina Brindisi e continua a sognare. Sassari-Pesaro è il posticipo

Reggio Emilia chiama, Venezia risponde, Milano resta in scia. E' questo l'andamento della sesta giornata di A, inaugurata dai successi di Grissin Bon ad Avellino e dell'inarrestabile Dolomiti Trento a Pistoia. Deciso segnale dall'Olimpia campione d'Italia in carica, che ha superato Cantù 83-64, mentre Cremona non si ferma e conserva il secondo posto. Potrebbe raggiungere la prima piazza anche Sassari, atteso dal posticipo contro Pesaro penultimo in classifica.

Venezia in volata
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Venezia ha vinto a Casalecchio dopo una gara in cui ha subito per tutto il secondo tempo, ma la Granarolo non è mai arrivata in doppia cifra. A 4' dalla fine però il 76-69 Virtus, frutto di 6 punti di Fontecchio e due liberi Ray, aveva illuso troppo: il 10-0 ospite (78-79 a 1'01") ha riaperto tutto. A 35" un libero di White ha scritto il 79-79 ma Venezia non ha sbagliato, con Stone e, dopo una palla persa Virtus, due liberi di Goss per il +4 finale. La Virtus (senza Hazell) però ha fatto vedere buone cose, facendo girare bene la palla in attacco e cercando di contenere le bocche da fuoco ospiti. Solo nel primo tempo, dopo il punteggio in altalena, il 27-37 di Venezia sembrava l'inizio della caduta, invece Ray (16 punti nel primo tempo) ha favorito il recupero per il 41-40 del riposo, chiuso a -3. Nel secondo tempo un imperioso 11-1 Virtus (con un ottimo Mazzola) ha propiziato il 54-51, poi gli uomini di Valli sono stati sempre avanti fino alle battute finali. Oltre a Ray (nella ripresa pero' solo 5 punti) nella Virtus si sono visti un ottimo White (5/11, 3 recuperi e 3 stoppate), Fontecchio che si è sacrificato in difesa e Mazzola poi frenato dai falli. Venezia, nonostante 18 palle perse, ha avuto molto da Stone (19 punti, 11 rimbalzi, 8 falli subiti e 4 assist) e Peric (17), con il supporto di Viggiano (11), mentre Goss è stato chiuso bene dalla difesa che gli ha sporcato molti palloni.

Cremona continua a sognare
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La Vanoli vince ancora e resta nelle zone nobili della classifica. Dopo tre successi di fila in trasferta la squadra di coach Pancotto ottiene i suoi primi due punti casalinghi contro Brindisi (87-72) in una gara dominata quasi totalmente. I padroni di casa infatti sono stati in vantaggio per tutti i 40', andando spesso in doppia cifra. Brindisi, con l'esordiente Simmons sotto canestro, è partita malissimo ma con il passare dei minuti ha tentato disperatamente di rientrare in partita. La squadra di Bucchi nell'ultimo quarto è risalita fino al -3 (33') con un Bulleri in grande spolvero. A quel punto la Vanoli ha immediatamente recuperato la situazione riportandosi al +10 e chiudendo di fatto la partita soprattutto grazie alla grande prestazione di Luca Vitali che alla fine del match avrà una valutazione di 31. Gli ultimi minuti hanno definitivamente fatto scappare Cremona fino all'87-72. Per la Enel da segnalare l'ottima prestazione di Marcus Demmon autore di 30 punti.

Roma suona il "Rok" -
Contro l'OpenJobmetis Varese è Rok Stipcevic, grande ex dell'incontro, a riportare l'Acea Roma al successo in campionato dopo i ko con Sassari e Pesaro: la seconda vittoria in rimonta, per 87-78, dopo quella di Eurocup con l'Oldenburg firmata ancora dal play croato. Rimanda l'appuntamento con il successo, invece, il quintetto di Pozzecco che nonostante Diawara (24 punti) e pur senza Kangur (fermo per un problema fisico) e l'ultimo innesto Eyenga, non è giustificato dall'aver dilapidato un vantaggio che aveva toccato anche il +19. A partire bene è proprio la formazione ospite che, con una Virtus subito carica di falli, sfrutta il bonus, e grazie a un parziale firmato da Diawara chiude la prima frazione avanti (20-26). In avvio del secondo quarto, Triche riporta sotto i virtussini con una tripla (23-26), ma Varese ristabilisce prima le distanze con un break e poi incrementa fino al 29-46, realizzato nonostante il fallo tecnico fischiato da Pozzecco. Per Roma è black-out. I lombardi trovano così il massimo vantaggio di +19 (29-48). Dalmonte prova a cambiare e passa alla difesa a zona: è la soluzione giusta per un'Acea che infiamma la partita con un canestro di De Zeeuw, (con 18 punti, altro protagonista della serata) segnato sulla sirena, che vale il 40-52. Al rientro dagli spogliatoi Varese prova ad affidarsi al solo Diawara che forza troppo il tiro e rimedia anche un tecnico. Poi sale in cattedra Stipcevic e Delmonte non può che sorridere.

Capo d'Orlando, fuga per la salvezza - L'Orlandina vince una gara delicatissima per la salvezza e lo fa lottando e conquistando i due punti con classe e voglia. Il match è equilibrato fin dalle prime battute, con Freeman che si fa intravedere per i padroni di casa e Scott che gli tiene testa per gli ospiti. Al termine dei primi 10' è 12-13. Nel secondo quarto si fanno sentire anche le due ali, Archie e Young, che chiudono il primo tempo con 10 e 11 punti e con l'Orlandina avanti 30-28. Equilibrato anche il terzo quarto, con Freeman e Scott che si danno battaglia e all'ultimo riposo è +1 per gli ospiti: 45-46. Gli ultimi 10' sono emozionanti, con Freeman, Soragna e Nicevic che guidano l'Upea al massimo vantaggio (+4) e dall'altra parte Young arriva a toccare quota il +6 a 4' dalla fine. Dal timeout esce un'altra Orlandina, che piazza il 10-0 con Freeman e Nicevic, e porta a casa la prima vittoria casalinga nella massima serie dopo 6 anni e conquista due punti fondamentali in ottica salvezza.