
LA FOTOGALLERY. Comincia venerdì al Forum (diretta Sky) la finale che assegna il titolo. Se l'Olimpia di Gentile e Sanders parte favorita, gli emiliani puntano sul blocco azzurro per entrare definitivamente nella storia

Per la prima volta nella storia, lo scudetto del basket se lo giocheranno Milano e Reggio Emilia. Uscirà da questa suggestiva sfida l'erede di Sassari, che lo scorso anno aveva stupito tutti, battendo in una emozionante serie finale proprio gli emiliani -
Il tabellone dei playoff
Milano si aggrappa al suo capitano, Alessandro Gentile, l'uomo dell'ultimo tiro e leader incontrastato. Il figlio di Nando è uno dei pochi reduci, tra staff e campo, ad aver vinto lo scudetto nel 2014. Di recente, ha superato nella classifica dei marcatori all-time dell'Olimpia ai playoff un certo Bob Mc Adoo. Tanto per dire... -
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Se Gentile è l'uomo degli ultimi minuti, a trascinare Milano nei momenti difficili ci pensa spesso Krunoslav Simon. Arrivato in estate in quanto uomo di fiducia di Repesa, il croato si è trasformato nella prima opzione offensiva della squadra grazie al suo talento offensivo. Non a caso ha chiuso la stagione regolare segnando quasi 15 punti di media -
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La stagione di Milano, inutile nasconderlo, è svoltata con l'ingaggio di Rakim Sanders. L'ala 27enne ha prima trascinato l'Olimpia alla vittoria in Coppa Italia dopo 20 anni, poi ha proseguito il suo lavoro anche in campionato. Lo scorso anno fece malissimo a Reggio con la maglia di Sassari, vincendo anche il premio di MVP delle finali -
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Un grande (e grosso) impatto lo ha avuto anche Esteban Batista, primo giocatore uruguagio a sbarcare nella Nba (Atlanta 2005), prima di cominciare un tour europeo che lo ha portato a livelli top con Maccabi e Panathinaikos. I suoi 208 cm per 122 kg si fanno sentire sotto canestro, come dimostrano i 12 rimbalzi presi nella decisiva gara-6 contro Venezia in semifinale -
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Bruno Cerella è, insieme a Gentile, uno dei reduci del tricolore 2014. Il suo impatto, quando chiamato in causa, è sempre determinante, specie nella metà campo difensiva. 'Brunito' è poi l'idolo incontrastato del Forum: la sua energia spesso contagia il pubblico, trascinando anche la squadra a parziali importanti -
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In estate, quando Milano aveva messo sotto contratto Jasmin Repesa, non erano in molti a dare fiducia al tecnico che negli ultimi due anni aveva guidato la Nazionale croata e il Cedevita Zagabria. In pochi mesi, grazie alla sua mentalità di combattente, ha portato a casa due risultati: la Coppa Italia e la finale scudetto. Ora vuole rivincere quel tricolore conquistato 11 anni fa con la Fortitudo, proprio contro Milano, nella famosa finale dell'instant replay -
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La 'faccia cattiva' di Reggio Emilia è quella di Amedeo Della Valle, che dopo lo scorso anno ha trovato la sua dimensione ideale. Uomo dal grande carisma e dal tiro pesante, è molto di più delle semplici cifre, che comunque parlano di 11 punti, 3 rimbalzi e 2 assist di media -
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Pietro Aradori sa come si vince. Il bomber della Reggiana, una delle punte di diamante della Nazionale in vista del pre-olimpico, ha infatti in bacheca due scudetti vinti ai tempi di Siena. Non tutti ricordano un suo passaggio a Milano nel 2007, oscurato dalla stella già luminosa di Danilo Gallinari -
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La terza freccia all'arco di Reggio Emilia è Achille Polonara. L'ala che viaggia spesso e volentieri sopra il ferro è l'arma tattica fondamentale per coch Menetti in caso di quintetto 'piccolo'. Se così si può chiamare visti i 203 cm del lungo di Ancona -
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Gara-7 di semifinale con Avellino ha dimostrato che Kaukenas è come il vino, invecchiando migliora. A 39 anni, è stato il lituano a trascinare nel finale Reggio Emilia. In bacheca vanta 7 titoli nazionali fra Siena e la Lituania e venerdì disputerà la sua 29esima gara di finale scudetto: immortale -
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Un altro dei veterani di Reggio. Darjus Lavrinovic, classe 1979, sta lottando contro i malanni dell'età. E lo sta facendo alla grande: meno quantità e più qualità in campo, come dimostrano gli 8 punti prodotti in appena 15' di impiego con il 44% da tre (!). Staremmo sempre parlando di un centro di 212 cm... -
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Parlare di miracolo Reggio Emilia sarebbe riduttivo. La squadra di Max Menetti è arrivata a giocarsi lo scudetto per la seconda volta consecutiva grazie a una programmazione oculata nel tempo. La scottatura presa lo scorso anno con Sassari servirà da lezione: Milano è avvertita... -
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