
In passato ce l'hanno fatta le azzurre Masciadri, Macchi e Ress. Prima di loro anche Pollini, Bonfiglio e Zara hanno calcato il parquet della lega professionistica femminile più importante del mondo. Oggi tutti gli occhi sono puntati sulla stella Cecilia Zandalasini: quando sbarcherà negli States? Giovedi alle 12:30 su Sky Sport HD i quarti di finale di Eurobasket con il Belgio

Nel giorno di riposo che separa l'Italbasket di coach Capobianco dal quarto di finale con il Belgio agli Europei (diretta Sky ore 12.30), andiamo a scoprire quali sono state le azzurre che in passato hanno fatto il grande salto nella WNBA, l'equivalente femminile della NBA. In attesa che negli States sbarchi la stella del basket continentale, quella Cecilia Zandalasini che sta meravigliando il mondo con le sue giocate in queste prima 4 gare di Eurobasket -
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Raffaella Masciadri, classe 1980 da Como, è uno dei prodotti più floridi della Comense, società storica della pallacanestro femminile. Nel 2004 Michael Cooper, coach delle Sparks di Los Angeles, 'sorella' dei Lakers, viene in Italia e nota questa guardia dal talento immenso. Se ne innamora e la porta con sé negli States -
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La WNBA si gioca in estate, durante la pausa della NBA. 'Mascia' fa le valigie e abbandona la sua Como, che non rivedrà più, per andare a Los Angeles -
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La stagione non è delle più semplici. Nonostante la fiducia di coach Cooper (visto in Italia a fine carriera con la maglia di Roma, 5 titoli NBA vinti con la maglia dei Lakers dello showtime), Masciadri deve sgomitare per inserirsi in una realtà a lei nuova. Termina il campionato con 17 presenze e una media di 1.6 punti per partita in quasi 7' di gioco -
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Nonostante lo scarso impiego, coach Cooper la richiama per l'anno successivo. Le cose vanno meglio: Raffaella resta in campo più del doppio (oltre 14'), segnando 3,7 punti con il 42% da tre punti -
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E' proprio il suo tiro dalla lunga l'arma in più per essere protagonista negli States, al fianco di campionesse del basket americano come Lisa Leslie e Candace Parker, sue compagne nelle Sparks -
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A causa anche dei molteplici impegni con Schio e la Nazionale, Masciadri resta un paio di estati 'a riposo'. La chiamata dalle Sparks arriva nuovamente nel 2008, quando la comasca va a un soffio dalle Finals -
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Le Sparks perdono la serie 2-1 con San Antonio dopo aver subito un canestro beffa in gara-2, senza il quale sarebbero entrate in finale. Masciadri chiude l'anno con 4.3 punti in oltre 14' di impiego, con la presenza in quintetto nella decisiva terza gara della finale di Conference: sarà quello il suo ultimo match americano -
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Raffaella Masciadri deve la sua chiamata WNBA a Laura Macchi. Il coach delle Los Angeles Sparks, infatti, era a Como per visionare l'ala classe 1979. Quell'estate, tornò in California con un 2x1 tutto azzurro -
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L'esordio di Chicca in America è importante. Nel 2004, l'azzurra parte in quintetto 15 volte su 25 e si ritaglia un discreto spazio nelle rotazioni di coach Cooper (16' a partita), finendo la stagione con 6 punti e 2 rimbalzi di media con il 49% dal campo -
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Macchi viene confermata anche l'anno seguente, quando però incontra alcune difficoltà: il minutaggio (11') e le presenze (13) scendono drasticamente, così come i punti di media (4.8) e la percentuale dal campo (39%) -
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Dell'esperienza a Los Angeles, condivisa oltretutto con la collega e amica Masciadri, Macchi ricorda: "L'ambiente era buono, sono stata presa sotto l'ala protettrice di Lisa Leslie" -
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Anche Macchi, come Masciadri, ha poi preferito dedicare le estati alla Nazionale, con cui ha iniziato anche questo Europeo, il terzo della sua carriera, prima del grave infortunio alla mandibola che l'ha costretta a un rientro anticipato Italia -
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Terza in ordine temporale tra le azzurre di coach Capobianco a sbarcare in America è stata Kathrin Ress, che nel 2007 fu scelta al Draft con il numero 24 dalle Minnesota Lynx -
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L'approdo in WNBA di Kathrin Ress è stato piuttosto naturale visto l'ottimo rendimento della sorella d'arte (il fratello Tomas gioca a Venezia, ndr) al Boston College, dove ha studiato -
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In quell'estate Ress fu protagonista, insieme ad altre compagne come Seimone Augustus e Lindsey Harding, dei consueti scambi di franchigia. All'altoatesina toccò giocare a baseball con i giocatori MLB dei Minnesota Twins -
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L'esperienza di Ress in America tra le professioniste si riduce a una sola stagione, quando chiude con 28 presenze, 3 punti e 2.5 rimbalzi di media in 14' di impiego -
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Da quel momento, Ress ha poi passato tutte le estati con la maglia azzurra, partecipando a quattro edizioni degli Europei: quella in corso in Repubblica Ceca è la quinta -
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Ress aveva entusiasmato al college, chiuso con medie da capogiro: 16.4 punti e 8.2 rimbalzi, trovando comunque alcune soddisfazioni anche nel mondo dei pro americani. Ora però, testa solo sulla Nazionale -
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La prima italiana in assoluto a sbarcare nella neonata WNBA fu Catarina Pollini nel 1997. Il mito della pallacanestro italiana femminile (12 scudetti, 7 Coppe dei Campioni e 252 presenze in Nazionale) è anche l'unica azzurra ad aver portato a casa l'anello con le Houston Comets -
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Susanna Bonfiglio approda in America nel 2002, chiamata dalle Phoenix Mercury. Il play azzurro giocò solo una stagione in Arizona, facendo segnare numeri più che discreti: 22 presenze, 4.8 punti e 1 assist di media in 14' di impiego -
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La sesta italiana ad aver calcato i parquet della WNBA è Francesca Zara, 12' di media in campo con le Seattle Storm nel 2005, dove tenne una media di 2.6 punti e 1 rimbalzo -
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Chi è destinata a sbarcare il lunario in America è Cecilia Zandalasini, classe 1996, che in questi Campionati si è confermata tra le giocatrici più forti d'Europa. Il futuro, non solo quello della WNBA, è il suo. Prima però c'è una semifinale da conquistare... (Foto Ciamillo-Castoria)
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