Pugno Gallinari, parla Kok: “Mio gesto non volontario, lui frustrato”

Basket

L'olandese protagonista dello scontro con Danilo Gallinari ha ammesso di averlo colpito sotto canestro, ma ha scritto su Reddit che il gesto non era volontario: "Non c'era stato niente fino a quel momento, probabilmente era solo frustrato per come stava andando la gara”

Il nome di Jito Kok non dirà molto alla maggior parte degli appassionati di basket – almeno fino a ieri sera. Da quando il pugno di Danilo Gallinari ha colpito il suo zigomo, però, il suo nome è salito alla ribalta delle cronache – e forse per questo il giocatore della nazionale olandese è andato su Reddit a raccontare la sua versione dei fatti. Sotto il nickname di Joopooj e con una foto del suo volto segnato a confermarne l’identità, il 24enne ha spiegato come sono andate le cose dal suo punto di vista: “Penso di averlo colpito su quel tagliafuori, ma posso assicurare che non era intenzionale e che non c’era stato nessun episodio precedente [che potesse giustificare la sua reazione, ndr] fino a quel momento. Di sicuro non ne molto felice di quella sbracciata, ma poi sono stato io quello a essere colpito. Mi ha preso di sorpresa, io stavo per mettermi a correre verso la metà campo offensiva e ho visto arrivare un colpo. Per fortuna non mi sono fratturato lo zigomo, a lui è andata sicuramente peggio”. L’unica giustificazione che si è dato è che “il loro coach [Ettore Messina] se li stava mangiando vivi perché abbiamo tenuto la partita a contatto fino alla fine. Probabilmente era solo frustrato per come stava andando la gara”. Quindi è tornato a commentare il momento dello scontro e le sue conseguenze sul suo volto: “Contatti del genere sono cose che succedono in tutte le partite, ma questa non l’ha fatta passare. È stato un momento selvaggio, ma ehi, succede. Sono felice di esserne uscito sostanzialmente indenne. Quando accadono cose del genere, l’adrenalina è talmente alta che nemmeno ti accorgi [del danno che ti sei fatto]: in questo momento non fa male, solo che adesso sta diventando blu. Domani a casa me lo farò guardare meglio”.

LA FOTO CONDIVISA DALL'OLANDESE SU REDDIT

La carriera di Jito Kok

Imbeccato dalle domande degli altri utenti, Kok ha raccontato la sua carriera: “Ho giocato al college per quattro anni [a San Diego, ndr] e ho appena finito la mia prima stagione da professionista, giocando in Grecia [al Lavrio B.C.] e in Estonia [al Rapla KK]. Mi considero un buon difensore, ma la cosa migliore che posso fare è rendere difficile la vita agli avversari: è una sfida che mi piace accettare. Quando affronti giocatori professionisti sono assolutamente incredibili, anche quelli che non vengono considerati stelle sono pazzeschi. Il Gallo non era nemmeno al suo massimo, ma anche quelli che non sono considerati supertop in NBA possono segnartene 30 in faccia senza problemi. Eppure, alla fine, sono anche loro delle persone, perciò quando sei in campo cerchi di batterli indipendentemente da tutto: non rimarrò lì a bocca spalancata per tutto quello che sanno fare, vado sempre in campo per dare il massimo”. In chiusura, Kok si è anche lasciato andare a una battuta su Gallinari: rispondendo alla domanda ironica su quali consigli darebbe per ricevere al meglio un pugno sullo zigomo, ha risposto “Fate in modo di farvi picchiare da uno che notoriamente ha problemi di infortuni”.