Sul campo di Cluj-Napoca il Montenegro supera facilmente l'Ungheria 72-48. Non c'è storia tra Spagna e Repubblica Ceca, con i primi che stravincono 93-56. In serata la Croazia regola la Romania nonostante un brutto inizio
Montenegro - Ungheria 72-48: il racconto del match (IL TABELLINO)
C’è Adam Hanga in campo dopo il problemino fisico di ieri, e questa è un’ottima notizia per l’Ungheria – anche perché è il primo ad andare a segno per i suoi dopo una stoppata in difesa. La partita però è di livello decisamente basso, tanto che si resta a lungo sul 5-2 (e non per le qualità difensive delle due squadre), cosa che provoca l’ira di coach Tanjevic in panchina, il quale chiama timeout dopo meno di tre minuti. Il Montenegro entra lentamente nei suoi giochi offensivi toccando il +10 sul 27-17 a metà secondo quarto, mentre l’Ungheria fa i conti con la sua mancanza di talento offensivo (8/32 dal campo di cui 1/13 da tre nel primo tempo) e non riesce a tenere il passo: il primo tempo si conclude sul 39-29 per il Montenegro. Lo scarto resta in doppia cifra per la maggior parte del terzo quarto, ma è sul finale della frazione che Tyrese Rice si accende – nonostante un problema alla caviglia – portando i suoi sul +20 (60-40). La gara è effettivamente finita quando i montenegrini toccano il massimo vantaggio sul +28, chiudendo poi sul 72-48. Migliori marcatori Vucevic e Dubljevic con 13 punti, dall’altra i 20 di Vojvoda non cancellano il pessimo 16/63 (25%) al tiro di squadra dei magiari.
Spagna – Repubblica Ceca 93-56: il racconto del match (IL TABELLINO)
Il 7-5 iniziale firmato dalla Repubblica Ceca è soltanto un illusione che dura meno di tre minuti; tanto basta infatti alla Spagna per prendere definitivamente le misure e iniziare a ingranare, raggiungendo la doppia cifra di vantaggio quando mancano ancora quattro minuti alla fine del primo quarto. I protagonisti della prima frazione sono Ricky Rubio e Pau Gasol, rispettivamente con 14 e 13 punti a referto in meno otto minuti di utilizzo per entrambi. Il punteggio ne resta quindi inevitabilmente segnato, con la Repubblica Ceca che va a riposo sul -19 e già sostanzialmente fuori dal match. Il -20 è dietro l'angolo ed è il colpo di grazia alla competitività nella partita, che diventa sostanzialmente per la Spagna pure accademia per tre quarti. Alla fine sono 26 i punti con 8 rimbalzi di Pau Gasol in soli 20 minuti, mentre Rubio ne aggiunge 17 con 5 assist e due triple. Dieci giocatori su undici della Spagna vanno a referto (l'unico a non riuscirvi è Vives), ma è il numero di assist a impressionare: 30 passaggi vincenti su 32 canestri segnati, roba da Golden State Warriors così come gli scarti rifilati nelle prime due partite (+39 alla prima, +37 alla seconda).
Romania – Croazia 58-74: il racconto del match (IL TABELLINO)
Comincia malissimo la Croazia e benissimo la Romania, che sorprende gli avversari con un immediato 10-0 di parziale dimostrandosi ben più reattivi sulla palla nonostante il talento scarseggiante. I croati però si rimettono subito in carreggiata stringendo le maglie della difesa e chiudendo il primo quarto in vantaggio 19-12 grazie al solito Bojan Bogdanovic (9 punti). Il contro-parziale croato arriva fino al 28-2 prima che i romeni riescano a porre rimedio, ma a fine primo tempo il punteggio racconta comunque di un dominio della Croazia, che chiude la frazione avanti di 13 lunghezze sul 42-29: sono 16 i punti di Bogdanovic per guidare le due squadre. Le distanze si mantengono su quelle grandezze anche nel terzo quarto, con la squadra di Aza Petrovic in controllo totale sul 57-42 prima dell'ultimo riposo, nonostante i croati passino anche sette minuti consecutivi senza segnare dal campo a cavallo degli ultimi due quarti. Basta un po’ di attenzione difensiva però per tenere sotto controllo i padroni di casa nonostante il -10 sul 58-48, e con due triple vengono ristabilite le giuste distanze. La Croazia batte la Romania 74 - 58 grazie a un ottimo 12/20 dall’arco e si porta a due vittorie su due a Eurobasket.