Eurobasket: Francia e Slovenia prime nel Gruppo A

Basket

La Polonia vince di 30 contro l'Islanda, la Francia cancella il brutto debutto vincendo 95-87 contro la Grecia. La Slovenia soffre contro la Finlandia, ma vince nel finale 81-78: qui la cronaca e il racconto di tutti e tre le partite

Islanda-Polonia 61-91: il racconto del match (IL TABELLINO)

Se esiste una costante in questi primi giorni di Eurobasket è che, Spagna a parte, è oggettivamente complesso fare il vuoto fin dalla palla a due, a prescindere dalla differenza dei valori in campo. A questo assioma non sfugge neanche la Polonia che, dopo la sconfitta all’esordio contro la Slovenia, è chiamata a vincere contro l'Islanda per non perdere troppo terreno nella caccia a un pass di qualificazione alla fase a eliminazione diretta. L’Islanda come al solito può contare sull’appoggio del fantastico pubblico sugli spalti, ma già nel secondo quarto è evidente come la tenuta tecnica e atletica dei ragazzi di coach Pedersen inizi a vacillare. Dopo il 16-14 nel primo quarto infatti, la Polonia inizia lentamente a prendere il largo, nonostante il tiro da tre punti non ne voglia sapere di entrare. All’intervallo lungo però è già 41-29 in favore degli orfani di Marcin Gortat (cit.), nonostante un Vilhjalmsson da 11 punti, con un convincente 4/5 al tiro. Tutti il resto del roster però mette a referto un eloquente 7/24 dal campo, che non permette agli islandesi di restare a contatto. Nella ripresa il copione (purtroppo per lo spettacolo) resta lo stesso, con la Polonia che senza grande sforzo vola oltre i 20 punti di vantaggio. Il 60-37 con cui si passa all'ultimo giro di boa prima dell'ultimo quarto è il preludio a una frazione in cui l'unico obiettivo di coach Taylor è quello di dare un po' di riposo ai suoi ragazzi. Alla fine non resta altro che attendere il definitivo aggiornamento del tabellone, che al termine dei 40 minuti di gioco recita 91-61 per la Polonia, salutato sugli spalti dalla festa islandese. Per loro il risultato più importante è esserci e divertirsi.

Grecia-Francia 95-87: il racconto del match (IL TABELLINO)

In una delle partite più importanti di giornata, le due favorite del Gruppo A si affrontano in un clima teso per il valore della gara. Comincia meglio la Grecia con un 5-0 di parziale, mentre l’attacco della Francia fa fatica a creare problemi alla difesa greca, trovando solo in Lauvergne quattro punti per tenersi vicini. Fournier però si inventa sei punti in fila (una tripla e un gioco da tre punti) per mettersi in partita e l'inerzia cambia improvvisamente, con i francesi che volano sul primo vantaggio in doppia cifra (20-10). Il primo quarto si conclude sul 27-15 dopo un fallo in attacco di Pappas che regala altri due liberi allo scatenato Fournier (10 punti per lui e 11 per Lauvergne). La Francia continua a viaggiare ad altissime percentuali dal campo (75% a metà secondo quarto) e mantiene la doppia cifra di vantaggio, gestendo la partita a piacimento mentre l’attacco dei greci perde velocemente di efficacia. Thanasis Antetokounmpo prova ad alzare il livello atletico della gara stoppando Seraphin, ma l’esecuzione offensiva francese è impeccabile e all’intervallo il vantaggio è di 19 punti, 55-36. In apertura di terzo quarto i greci provano la rimonta tornando a -15 e forzando il timeout francese, ma ancora una volta Lauvergne risponde presente e la Francia può tornare a dominare un match sostanzialmente senza storia, nonostante le giocate di energia di Antetokounmpo producano un highlight ad ogni azione. La Francia mantiene 18 punti di vantaggio per aprire l’ultimo quarto, ma una fiammata improvvisa di Sloukas e Printezis riporta lo svantaggio a -8 (parziale di 12-0) e infiamma i tifosi greci arrivati fino in Finlandia. Calathes da tre mangia altri punti per il -6, ma sull’asse Diaw-De Colo-Fournier la Francia rimette 10 punti di distanza dagli avversari fermando l’emorragia. Una tripla di Pappas a un minuto dalla fine riporta lo svantaggio a due possessi, ma Heurtel chiude i giochi dall’arco: finisce 95-87, 21 i punti per Lauvergne e Fournier a cui si aggiungono i 16 di De Colo, mentre alla Grecia non bastano i 22 di Printezis e i 15 a testa di Sloukas e Calathes. 

Finlandia-Slovenia 81-78, il racconto del match (IL TABELLINO)

A Helsinki dopo il successo bello e inatteso contro la Francia, vietato smettere di sognare per la Finlandia anche contro la temibile Slovenia che prova a partire con le marce alte nel primo quarto, senza però riuscire a trovare il bersaglio dalla lunga distanza (0/5 dall’arco nei primi dieci minuti). I padroni di casa allora ne approfittano e nonostante i 10 punti in un amen di Goran Dragic, è proprio un bersaglio pesante dalla lunga distanza a regalare l’aggancio sulla sirena alla Finlandia. Koponen e compagni allora continuano a fare sul serio anche nella seconda frazione, senza paura e cavalcando gli esterni. Dragic ne mette altri otto e soltanto così la Slovenia riesce a riacciuffare la testa del match al giro di boa del secondo quarto, prima di continuare a spiegare pallacanestro con un livello d'esecuzione impossibile da mantenere per qualsiasi altro sul parquet. Alla termine del primo tempo quindi la Finlandia sorride per il canestro sulla sirena, ma resta comunque a dieci lunghezze di distanza: 52-42 per la Slovenia, con 24 punti e 4 assist in 15 minuti di Dragic, a cui risponde dall'altra parte Lauri Markkanen, unico della Finlandia in doppia cifra con i suoi 11 punti. Quello che ci ha insegnato però la sfida contro i transalpini è che la squadra di coach Dettmann è davvero dura a morire, brava a ricucire lo strappo nella prima metà di terzo quarto, ma mancando più volte l'aggancio nonostante le ottime triple aperte costruite. La Slovenia allora, mattone dopo mattone, prova a ritagliarsi nuovamente un minimo di margine, ma la Finlandia rimette a posto la mira e ritorna sul -2 a inizio quarto periodo grazie soprattutto al 13/29 da tre punti.Gli ultimi dieci minuti sono davvero mozzafiato, con la Finlandia che mette la freccia a 40 secondi dal termine grazie a un superbo Markkanen da 24 punti e +21 di plus/minus. Nell'uno contro uno con Anthony Randolph però, il neo giocatore dei Bulls perde il pallone più sanguinoso del match, regalando il canestro decisivo agli avversari a pochi secondi dalla sirena. Finisce 81-78 Slovenia, ma la Finlandia si dimostra ancora una volta una squadra da non sottovalutare.