Le parole di Marco Cusin e Nicolò Melli sulla Serbia, il prossimo avversario dell’Italia lungo il cammino a Eurobasket 2017: “Loro puntano all’oro, dobbiamo essere aggressivi”
Giorno di riposo per i ragazzi di coach Ettore Messina, con l’unico vero impegno di giornata fissato dopo pranzo davanti la TV per scoprire quale fosse la prossima avversaria lungo il cammino azzurro in questo Eurobasket. Alla fine il pronostico è stato rispettato dai serbi, che hanno controllato e vinto il match contro l’Ungheria e si preparano già a darci enorme filo da torcere nei quarti di finale, in una sfida che ci vedere inevitabilmente partire con gli sfavori del pronostico. Per l’indimenticato Sasha Danilovic, adesso parte dello staff della nazionale serba, sono tante le incognite nel roster dei vice-campioni olimpici: “Se togli sette giocatori a Golden State, anche loro vanno in difficoltà. La Serbia si sta affidando a giocatori che in altri periodi non si sarebbero aspettati neanche la qualificazione”. Parole chiare, seguite poi inevitabilmente da un commento su Bogdan Bogdanovic, il pericolo pubblico numero uno di cui dovrà occuparsi la difesa italiana nel match di mercoledì sera (in diretta in esclusiva su Sky Sport 2 HD): “Bogdan è come se fosse un figlio per me”, racconta Danilovic, convinto del fatto che la Serbia possa continuare a fare bene. “Con l’Italia sarà una partita complicata per entrambe”, chiosa prima di andare via, sottolineando quanto evidenziato anche da Marco Cusin: “La Serbia ha un grandissimo talento negli esterni e nei lunghi. Sono una squadra abituata a questo tipo di partite e noi dovremo giocare una gara tatticamente precisa. Solidità in difesa e movimento della palla potrebbero essere le chiavi per cercare di approdare in semifinale”.
“Contro la Serbia servirà una super partita”
Il lungo azzurro è poi tornato a commentare la sfida vinta contro la Finlandia: “Abbiamo fatto molto bene le cose che ci ha chiesto coach Messina, giocando con aggressività in difesa, cosa che ci ha dato la possibilità di prenderci buoni tiri in attacco. E’ stato rispettato in tutto e per tutto il piano partita. Durante tutta la preparazione abbiamo sempre pensato solo a noi senza preoccuparci di chi fossero i favoriti. Siamo un gruppo unito che ha voglia di lottare, e questo lo abbiamo sempre dimostrato”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche le parole di Nicolò Melli, uno dei tanti protagonisti del successo contro i finnici: “Abbiamo giocato bene nel primo tempo, ma ci siamo complicati un po’ la vita nel secondo pur controllando il match fino alla fine. Recuperiamo le forze spese e i prossimi due giorni ci daranno modo di lavorare su tutti quegli aspetti che contro la Finlandia non sono andati come volevamo. Abbiamo entusiasmo e fiducia e questo ci aiuterà a prepararci al meglio in vista della prossima sfida. La Serbia? Credo sia una delle pretendenti all’oro. Non sarà semplice affrontarli, come non lo è stato ad Atene qualche settimana fa: dovremo essere sereni, tranquilli e aggressivi come abbiamo fatto negli ottavi”.