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Italbasket, Hackett: "Italia, squadra operaia"

Basket
Daniel Hackett (foto Getty)

Le parole del playmaker azzurro, uno dei protagonisti nei momenti cruciali di questo Eurobasket: "Ci divertiamo perché tutti abbiamo un ruolo ben definito". 

Italia-Serbia, mercoledì alle 20.30 in diretta escusiva su Sky Sport 2 HD

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Nella squadra dei Belinelli, dei Melli e dei Datome, il canestro decisivo contro la Georgia e quello forse più importante contro la Finlandia li ha segnati Daniel Hackett, che fino a qualche settimana era ancora alle prese con un infortunio che lo ha tenuto fuori per buona parte dell’ultima stagione. Come urlato però ai microfoni di Sky Sport dopo aver conquistato i quarti di finale, il playmaker originario di Pesaro “aveva soltanto una voglia matta di giocare a basket” e lo ha dimostrato una volta in più sul parquet: “Quando Ettore Messina mi ha chiamato la domanda è stata: sei pronto? Certo che lo ero, tornare a giocare e per giunta con la Nazionale era il massimo”. Un’occasione unica che il neo giocatore del Bamberg ha saputo sfruttare al massimo, almeno fino a questo punto. “I quarti non sono una sorpresa per noi – racconta -, ci abbiamo sempre creduto anche dopo aver avuto un po’ di problemi. Il lavoro paga, sappiamo di avere certe caratteristiche e le sfruttiamo al meglio. Sì, chiamateci pure squadra operaia”. In pochi avrebbero scommesso che una squadra sulla carta non così affidabile a protezione del ferro facesse della difesa il suo punto di forza.

“Un gruppo con dei capi squadra. Anzi no, dei leader”

Nella metà campo avversaria invece Hackett ha saputo ritagliarsi un importante ruolo da equilibratore, in grado di gestire il ritmo e di non scoraggiarsi anche quando il tiro dalla distanza stenta a trovare il fondo della retina. “Ci divertiamo, tutti hanno un ruolo definito. Belinelli, Datome e Melli sono i nostri capi squadra e non dimentichiamoci di Cinciarini, importante uomo spogliatoio”. Una frase che suona strana prima di tutto alle sue orecchie. “No dai, capi squadra è proprio brutto: diciamo leader che va meglio e rende di più il senso». Un gruppo chiamato adesso a superare l’esame più difficile, quello contro la Serbia di mercoledì alle 20.30 (in diretta in esclusiva su Sky Sport 2 HD): “Ce la giochiamo, tutto può accadere; avete visto che già sono andate fuori Francia e Lituania. Forse la Spagna ha qualcosa in più, ma per il resto non ci sono gare scontate”. Questo gruppo infatti ha imparato a spingere sempre al massimo (come ricorda anche l’hashtag #KeepPushing, lanciato proprio da Daniel su Instagram), facendo di necessità virtù anche di fronte a defezioni importanti e improvvise come quella di Gallinari. La cosa più importante adesso sarà arrivare nel miglior modo possibile a livello fisico alla gara di mercoledì: “Qui in Nazionale mi sono totalmente affidato a Matteo Panichi per il recupero della condizione. Sono ancora indietro, ma col mio corpo ingombrante un po’ di fastidio agli avversari lo dò».