Basket, Serie A: cade la capolista Brescia, ora ci sono 4 squadre in vetta
BasketColpaccio di Trento, che dopo quattro sconfitte di fila in campionato torna al successo espugnando il parquet della capolista Germani Brescia. Ne approfittano Milano, Venezia e Avellino, che battendo rispettivamente Capo d'Orlando, Brindisi e Torino raggiungono Brescia a 26 punti in classifica
VENEZIA NON SBAGLIA, BRINDISI KO
Terza giornata di ritorno e altro scossone in vetta alla classifica dove quella che era la capolista solitaria, Brescia, perde in casa con Trento 70-78 e viene raggiunta da tutte e tre le sue inseguitrici. A decidere la sconfitta bresciana un terzo quarto disastroso, 9-20 il parziale, nel quale Trento trova protagonisti annunciati: Flaccadori segna 10 dei suoi 14 punti in quei dieci minuti e una grossa mano gliela dà Sutton. Non basta la reazione di Landry per Brescia, perché alla fine Forray dalla lunetta decide lo sfida che rilancia Trento in ottica playoff. Della situazione ne approfittano Milano, Venezia e Avellino: lìOlimpia passeggia su Capo d'Orlando, 91-54 il finale, mettendo 6 giocatori in doppia cifra. Partita finita già nel primo quarto, chiuso 22-8 nel quale la parte dei protagonisti la fanno Tarczewski immarcabile vicino a canestro, Cinciarini con la sua solita energia e Gudaitis, il resto è solo accademia.
La Reyer ha vita più difficile in casa con Brindisi: finisce 76-71 e dopo 35 minuti di equilibrio si decide tutto nel finale nel quale Venezia entra con 10 punti di vantaggio frutto del grande lavoro di Peric, ma poi subisce un 8-0 brindisino firmato da Nic Moore, Watt allontana momentaneamente il pericolo ma Mesicek rimette tutto in discussione fino ai 3 tiri liberi finali che danno ai giocatori di De Raffaele la vittoria.
Nel posticipo anche Avellino non deve penare molto per vincere a Torino 59-77. Una partita fatta di parziali a cominciare dal 15-0 iniziale di Avellino firmato dalle triple di Filloy, poi il ritorno di Torino con un 10-0 ad opera di Garrett e quindi ancora un 10-0 di Avellino con questa volta Wells protagonista, che chiude il primo tempo sul 22-40 e la partita praticamente in tasca perché nella ripresa la squadra di Sacripanti controlla l'inerzia e chiude senza patemi. Dietro al quartetto di testa tiene il passo la Virtus che, pur senza lo squalificato Alessandro Gentile, batte Pesaro con un primo quarto da 30-12: Umeh ne segna 23 ma è Aradori coi suoi 21 ad essere il migliore in campo.