Il basket piange l'ex cestista statunitense, morto a 47 anni dopo aver combattuto a lungo contro dei problemi ai reni. Ex di Verona, Treviso, Roma e Napoli, con la Benetton nel 1997 vinse Scudetto, Supercoppa e Coppa Saporta, diventando uno dei più grandi in Italia
Ad appena 47 anni è scomparso uno dei protagonisti del basket italiano, il cestista statunitense Henry Williams: a stroncarlo è stata un'insufficienza renale con cui lottava da tempo (dal 2014 era costretto ad effettuare periodici cicli di dialisi). Soprannominato 'Hi Fly' per le qualità strettamente atetiche e 'Il Predicatore di Indianapolis' per il fortissimo credo religioso, guardia mancina di piccola taglia ma con esaltanti doti offensive, Williams arrivò in Italia nel 1992. Per tre anni giocò a Verona, trascinando la squadra dalla A2 alla semifinale scudetto, ma il meglio arrivò nella seconda tappa italiana della sua carriera. Nel 1995 passò alla Benetton Treviso: venne eletto mvp nella regular season 1996-97, e soprattutto vinse Scudetto e Supercoppa nel 1997, oltre alla Coppa Saporta nel 1999. A questo seguì il trasferimento alla Virtus Roma, poi nel 2001 il ritorno a Verona e infine, nel 2002, Napoli, che segnò l'epilogo della propria carriera. Il bilancio complessivo? 318 partite giocate e quasi 7000 punti segnati che lo resero grande. Archiviata la carriera sul parquet tornò a Charlotte, nel North Carolina, per diventare un predicatore battista.