Serie A2, Pozzecco si presenta alla Fortitudo Bologna: "Sono in debito con Boniciolli"

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Gianmarco Pozzecco (fortitudo103.it)

Il nuovo allenatore dei bolognesi ha parlato ai microfoni di Sky Sport durante il primo allenamento: "Se alleno è colpa di Mancinelli: ecco perché..."

UFFICIALE: POZZECCO TORNA ALLA FORTITUDO

Il ritorno del figliol prodigo. Il dopo-Boniciolli, dimissionario per motivi di salute, parla ancora giuliano: Gianmarco Pozzecco è tornato alla Fortitudo Bologna. Da giocatore ad allenatore, il passo è breve. Ai microfoni di Sky Sport, "Pozz" ha rivelato diversi dettagli del suo passato fortitudino, che sarebbe addirittura potuta essere sua rivale cittadina, visto il flirt con la Virtus. Dopo il ritiro e le esperienze da allenatore, ecco l'esilio voluto nel paradiso di Formentera. Perché Pozzecco è così, fuori dagli schemi: "Vivevo a Formentera per scelta, mia e di chi non mi aveva più offerto una panchina. Ci sono posti peggiori dove stare 'in esilio'. Perché la Fortitudo? Non c’è una risposta logica, come quando la mia fidanzata mi chiede perché la amo e non so cosa rispondere. La scelta è la stessa. Colgo l’occasione per lanciare un segnale ai giovani, sembra quasi che voglio fare quello che insegna. Io sono mandato via a pedate nel culo dalla Fortitudo, principalmente e giustamente da Repesa. Sono rimasto fortitudino, potevo tornare a Bologna alla Virtus, era l’ideale per me dopo i due anni a Mosca. Avevo fatto una scelta a suo tempo, resti legato a certi colori e alla maglia, ho giocato anche a Varese e proprio non mi vedevo virtussino. È stata la scelta che ora mi ha portato di nuovo qui".

Pozz allenatore: dalla lavagna di Repesa alla Fortitudo

"È tutta colpa di Mancinelli se alleno, io avevo suggerito a Mancinelli un modo per sfruttare il raddoppio di Avellino su Smodis ma lui, non capendo, mi ha costretto a usare la lavagna di Repesa. Il gesto fu colpa e responsabilità  mia. Per fortuna ho una lavagna enorme e gli farò dei grandi disegni. Boniciolli? È stato stra eccezionale, mi ha chiesto se poteva fare il mio nome come sostituto eventuale. Sono in debito con lui, ha grande onestà intellettuale, in tutte le situazioni la salute viene prima di tutto. L’ho già fatto privatamente, lo faccio pubblicamente: lo ringrazio. Sono il primo a dire che giocheremo per tornare in A, anche se nello sport ci sono delle cose da fare prima dei risultati. Punto a continuare il lavoro fatto da Matteo". Chiusura poi sul campionato cui stava prendendo parte a Ibiza, anche se la voglia di continuare ci sarebbe... "Io mi sono molto affezionato a Ibiza Basketball, la cultura sportiva spagnola ci insegna qualcosa ed è bello giocarci, mi diverto. Visto che giochiamo la domenica pomeriggio è per me complicato continuare a giocare con loro".