Le parole del coach dell'ItalBasket al termine della dura battaglia contro la Serbia. Una sfida in cui gli azzurri hanno retto fino a quando non sono venute meno le energie: "Quando è finita la benzina sono venute fuori le differenze tecniche e fisiche sul parquet"
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Una sconfitta è sempre difficile da digerire, ma Sacchetti sa bene che c’è poco da rimproverare ai suoi ragazzi dopo una battaglia del genere contro una corazzata come la Serbia: “Siamo arrivati stanchi nel finale, siamo stati poco lucidi. Abbiamo sbagliato qualcosa, arrivavamo sempre in ritardo sulla palla. Abbiamo commesso tanti falli anche per quello e si è vista la differenza. Fino a quando abbiamo avuto energie nervose e fisiche siamo riusciti a stare in partita. Contro una squadra come loro, basta mollare un po’, sbagliare un paio di cose e sei finito. Avevamo recuperato un po’ dopo la prima ondata, la seconda volta invece siamo stati travolti”. Il rammarico per quel tiro del possibile sorpasso a metà terzo quarto resta: “Lo so che abbiamo tirato per il vantaggio. Un canestro in quell’occasione nel terzo quarto magari ci avrebbe dato un po’ di inerzia. In quel momento però è venuta fuori tutta la stanchezza e l’assenza di lucidità del gruppo”. Il mondiale dell’ItalBasket però non è ancora finito: adesso altre due partite, in cui sarà vietato sbagliare. “La Spagna è un’altra grande squadra, non lo scopriamo certo oggi. Il Porto Rico era tra le candidate a passare il turno e toccherà fare i conti anche con loro. Adesso bisogna pensare prima di tutto alle Furie Rosse”.