Gli azzurri lottano per 40 minuti, ma perdono al termine di una partita complicata in un finale in cui l’ItalBasket non riesce mai a fare canestro: una sconfitta pesante, che condanna i ragazzi di coach Meo Sacchetti ad abbandonare il mondiale con una gara d’anticipo. Inutile il match di domenica contro il Porto Rico. Qualificate ai quarti di finale Spagna e Serbia
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Italia-Spagna 60-67
ITALIA: Abass 0, Belinelli 7, Biligha 6, Brooks 1, Datome 12, Della Valle 6, Filloy 0, Gallinari 15, Gentile 7, Hackett 5, Tessitori 1, Vitali 0
SPAGNA: Beiran 0, Claver 7, Colom 0, Fernandez 5, M. Gasol 2, J. Hernangomez 16, W. Hernangomez 4, Oriola 2, Llull 11, Rabaseda 0, Ribas 5, Rubio 15
Sbaglia solo il secondo Rubio, finisce la partita
Della Valle segna due punti veloci, poi fallo su Rubio a 4.3 secondi alla fine
Hackett prova al tripla ma sbaglia, Fernandez controlla il rimbalzo a 12.2 secondi dalla fine e subisce fallo: ora è davvero finita
A segno anche il secondo, +6
A segno il primo del playmaker, nuovo +5 spagnolo
20.2 secondi alla fine, due liberi per Rubio
Fallo di Gentile su Rubio, ora la partita si decide ai tiri liberi
2/2 di Hackett, -4 a 24.3 secondi alla fine
Rudy Fernandez sbaglia il tiro allo scadere dei 24 secondi, poi commette fallo su Hackett regalandoci sue liberi
Niente fallo per gli azzurri
Belinelli perde palla regalandola a Llull, 50 secondi alla fine e +6 Spagna
Gasol firma il primo canestro della sua partita nel momento più importante
86 secondi al termine e palla in mano alla Spagna
Belinelli si libera di Gasol ma sbaglia la tripla, poi Datome prende il rimbalzo ma Rubio forza la palla contesa: la freccia premia la Spagna
A segno anche il secondo: 60-56
Segna il primo Rubio: +3
99 secondi al termine di questa lunghissima partita
Gallinari riceve ma prende solo il ferro, poi Datome commette fallo su Rubio cercando il rimbalzo: due liberi per il numero 9 spagnolo
Il Mondiale dell’Italia è già finito. La sconfitta contro la Spagna infatti condanna gli azzurri all’eliminazione dalla seconda fase della FIBA World Cup, visto che gli iberici e la Serbia sono ormai irraggiungibili nel Gruppo J della manifestazione. Rimane il rammarico per una sconfitta maturata solamente nei minuti finali di una gara combattuta dal primo all’ultimo minuto, senza riuscire a sfruttare il +10 maturato con il parziale iniziale di 15-5. Poi l’entrata della panchina spagnola guidata da Sergio Llull e una superiore intensità difensiva metta in campo dalla squadra di Sergio Scariolo ha cambiato la partita, dando vita a una battaglia portata avanti fino alle battute finali. L’Italia ha fatto enorme fatica in attacco — 35% dal campo con un terribile 4/20 da tre punti— ma è rimasta lì con il cuore di Paul Biligha (+5 di plus-minus, il migliore degli azzurri in 28 minuti di grande intensità) e la difesa di Daniel Hackett (8 rimbalzi, il migliore della squadra di Sacchetti). L’unico guizzo del secondo tempo di Danilo Gallinari (miglior realizzatore azzurro con 15 punti seguito dai 12 di Gigi Datome) è valso il +4 a 4:21 dal termine che sembrava potesse essere il punto di partenza della vittoria azzurra, ma si è rivelato quello di arrivo: da lì in poi la Spagna ha realizzato un parziale di 10-0 nei successivi 4 minuti che ha ribaltato la sfida, trovando gli unici due punti di Marc Gasol nel momento più importante della sfida e la precisione dalla lunetta di un Ricky Rubio altrimenti ben al di sotto delle sue potenzialità (4/11 al tiro e 7 palle perse).
Male Belinelli e Gentile, ora ultimo impegno con Porto Rico
Forse è proprio questo il rammarico più grande per gli azzurri: questa Spagna non era certamente imbattibile, tutt’altro, visto che anche la squadra di Scariolo ha tirato sotto il 40% dal campo (24/61), ha segnato solo 6 delle 23 triple tentate (26%) e ha perso tantissimi palloni (8 nel solo primo quarto, 15 alla fine). A tenere in piedi gli iberici sono stati i 16 punti di Juancho Hernangomez, sicuramente il migliore dei suoi insieme a un Victor Claver bravo nel togliere Gallinari dalla partita e a dare il suo contributo con 7 punti e 9 rimbalzi. All’Italia è mancato cinismo nel finale di gara, pagando oltremodo l’incapacità di trovare le proprie stelle (Gallinari ha tentato solo 9 tiri nella partita, 4 nel secondo tempo) e le brutte serate offensive di Belinelli (3/16 dal campo per 7 punti, pur con 4 rimbalzi e 4 assist) e Gentile (3/9 dal campo per 7 punti), oltre a una panchina che non ha fornito la scintilla richiesta da coach Sacchetti nella vigilia di questa partita. Ora l’ultima partita da giocare domenica alle 10.30 contro Porto Rico vale giusto per l’onore della firma, visto che entrambe le squadre sono già eliminate: per attendere il prossimo impegno ufficiale degli azzurri tutto è rimandato al torneo Preolimpico del prossimo anno conquistato con le vittorie contro Filippine ed Angola. Era l’obiettivo minimo di questa spedizione, si è rivelato anche quello finale.