Amar Alibegovic alla Virtus: la risposta sul mercato di Bologna a Milano

Basket

Pietro Colnago

Il duello a distanza tra Milano e Bologna, sponda Virtus, le due squadre più accreditate alla conquista del prossimo scudetto è già cominciato, non sul parquet ma dietro le scrivanie dei dirigenti che si occupano di mercato. 

All’annuncio milanese di Davide Moretti che va ad arricchire il parco italiani dell’Olimpia, ha risposto infatti la Virtus con la firma di un pluriennale ad Amar Alibegovic, prima scelta della dirigenza bianconera.

Figli d’arte

Tra i due le analogie sono molte al di là della differenza di ruolo: playmaker Davide, ala forte Amar. Prima di tutto sono tutti e due figli d’arte: il neomilanese è figlio di Paolo che proprio con la Virtus Bologna ha conquistato tre scudetti, Amar è invece uno degli eredi di Teo che, sempre a Bologna, questa volta con la Fortitudo, ci impiegò solo 40 minuti per diventare l’eroe del club quando al suo esordio nel 1992 fu il protagonista della salvezza dell’Aquila. Per entrambi un’esperienza nel basket di college, con la maglia di Texas Tech Davide, e con quella prestigiosa di St. John’s a New York Amar. Entrambi prodotti del vivaio della Stella Azzurra Roma ma la differenza di età, classe 98 il figlio di Paolo, 95 quello di Teo, mettono il nuovo acquisto virtussino un passo avanti, per esperienza rispetto al milanese.

A sinistra Teo e Amar Alibegovic; a destra Paolo e Davide Moretti
A sinistra Teo e Amar Alibegovic; a destra Paolo e Davide Moretti

I numeri di Alibegovic

Perché Amar nel campionato italiano ha già avuto modo di esprimersi da protagonista: nel 2018 con Roma in A2 è uno dei punti fermi della promozione e le sue doti fisiche, atletiche e di talento lo mettono, l’anno seguente, quello del suo esordio nel massimo campionato, subito in vetrina chiudendo la stagione con una media di oltre 10 punti e 7 rimbalzi a partita. Sul ragazzo, nato in Oregon ma bosniaco di cittadinanza italiana per formazione Djordjevic, che di talenti se ne intende, ha deciso di puntare all’interno di un gruppo che ha già un alto tasso di classe, utilizzandolo sia nel ruolo di ala forte che in quello di centro con quintetto basso. Insomma, per Amar, dopo essere stato votato nel secondo quintetto dello scorso campionato, l’occasione di dimostrare anche ad un livello superiore tutto il suo valore.