L'Olimpia ha presentato Gigi Datome, che torna in Italia dopo l'esperienza in NBA e i cinque anni da leader al Fenerbahce: "Volevo cambiare pagina e avevo il pensiero di voler vincere in Italia con una squadra italiana: i miei obiettivi e quelli di Milano combaciano. Pressione? Certi giocatori la cercano, è normale se vuoi stare a certi livelli"
Gigi Datome è stato presentato alla stampa quale nuovo giocatore dell'Olimpia Milano. Il capitano azzurro ha parlato a Sky Sport delle sue nuove sensazioni dopo le esperienze in NBA con Detroit e Boston e quella proficua (9 trofei in cinque stagioni, tra cui l'Eurolega) con il Fenerbahce: "Sono contento di essere qui, a Milano e in Italia - ha detto Datome -. Dobbiamo costruire la squadra, ma è importante iniziare con entusiasmo. Sono felice di quanto fatto in Turchia, volevo cambiare pagina e avevo il pensiero di vincere in Italia, cosa che mi manca in carriera. I miei obiettivi personali e quelli di Milano combaciavano, così sono arrivato qui". Datome porterà alla squadra la sua grande sapienza cestistica: "I leader nascono in spogliatoio piuttosto che nel mercato - ha detto -. Porto il mio bagaglio tecnico e di esperienza, così come faranno i miei compagni. Sarà coach Messina a gestirci al meglio per raggiungere gli obiettivi. Sono felice di avere grandi obiettivi, la pressione certi giocatori la cercano sempre. Sono contento che ci sarà anche il prossimo anno, ci penserà Messina a trasmetterla. Lui sa come si vince a questi livelli".
Datome: "Milano è cresciuta tanto come società"
"Ho fatto un bel percorso in giro per il mondo, ora vorrei avere il piacere di vincere qualcosa in Italia". E' questo il pensiero di Gigi Datome dopo aver sostenuto il primo allenamento con i compagni al Forum (assenti Micov, Shields, Delaney, Punter e LeDay perchè ancora in quarantena). "Sono tante le motivazioni che mi hanno portato qui - ha sottolineato in conferenza stampa l'ex giocatore di Detroit, Boston, Fenerbahce -: Milano è cresciuta tanto come società e ho sempre avuto il pensiero di vincere qualcosa con una squadra italiana. Volevo uscire dalla mia comfort zone, qui per me c'è il contesto tecnico ideale, Milano ha fatto una campagna acquisti importante e io non voglio tradire le attese. Sarò me stesso e porterò il mio vissuto della mia carriera".
Datome: "Rivalità con Virtus darà pepe al campionato"
Datome, che "non ce la faceva da più ad allenarsi da solo" e a cui "manca da matti giocare una partita vera", spera di poter "allietare" la gente dopo la "crisi" del coronavirus, si augura di vedere "tanta gente nei palazzetti quando sarà possibile". "La rivalità mediatica con la Virtus Bologna? Darà pepe al campionato ma la Serie A ha ripreso vigore e appeal". Datome, capitano della Nazionale con cui spera di sovvertire i pronostici al prossimo torneo preolimpico di Belgrado ("ci danno per spacciati, magari è la volta buona"), torna in Italia e rivela uno spaccato della percezione dell'Italia da fuori: "Ho vissuto sette anni all'estero e devo dire che l'Italia è spesso più apprezzata dagli stranieri che dagli stessi italiani. Io so di essere privilegiato e non posso avere il reale senso delle cose per i lavoratori, ma da fuori posso dire che sembrano mancare le possibilità di realizzazione per i piu' giovani"