Seconda da sola a soli 2 punti da Milano, Brindisi ha cambiato volto ma ha mantenuto sempre il suo condottiero: Frank Vitucci, l’uomo che ha costruito questa squadra
Dando un’occhiata alla classifica e scoprire che, subito dietro alla Milano ancora imbattuta c’è Brindisi, qualcuno potrebbe pensare a una sorpresa. Qualcuno, non certo Frank Vitucci, il coach dell’Happy Casa che, negli anni, ha sempre dimostrato di poter far rendere i suoi giocatori, vincendo scommesse anche rischiose: non c’è più Adrian Banks , l’anno scorso leader assoluto nonché il miglior realizzatore del campionato? Nessun problema. A fare da prima punta, per usare un termine calcistico, è arrivato D’Angelo Harrison, magari meno istrione del suo predecessore ma egualmente redditizio, secondo nella classifica marcatori con quasi 20 punti a partita, sempre in doppia cifra sul tabellino e secondo nei falli subiti, segnale inequivocabile della sua aggressività offensiva.
Accanto a lui compagi di personalità e di grande altruismo: il lavoro sotto i tabelloni di Derek Willis, quasi 10 rimbalzi a partita, secondo nella classifica di specialità, consente a Brindisi di giocare molti più palloni mentre la concretezza di Darius Thompson, uno che tira poco ma quando lo fa spesso segna, è un problema in più per le difese avversarie. Senza dimenticare poi gli italiani: Gaspardo e Zanelli, che da cast di supporto possono trasformarsi nel corso di una partita in protagonisti come lo hanno già fatto in qualche occasione. Ma forse il merito di tutto ciò spetta a lui: Frank Vitucci, esperto assoluto nel vincere scommesse rischiose.