Italia ai Mondiali di basket, Pozzecco: "Così potrò provare a convincere Banchero"
italbasketTutta la gioia di coach Pozzecco dopo la conquista della qualificazione ai Mondiali di basket: "Risultato straordinario, abbiamo puntato su un'atmosfera goliardica e ci siamo emozionati. Ringrazio il presidente Petrucci, da giocatore non avevo dimostrato di poter diventare un grande allenatore, invece guidare la Nazionale mi emoziona più che vestire l'azzurro. E con i Mondiali potrò proporre a Banchero qualcosa di concreto: si divertirà lui e ci divertiremo soprattutto noi"
Se l'Italia del calcio non andrà ai Mondiali, c'è un'altra Nazionale che fa sognare. È quella del basket, che al termine di una cavalcata straordinaria si è qualificata per la seconda volta consecutiva - e con due turni di anticipo - al torneo iridato che si svolgerà nel 2023 in Indonesia, Giappone e Filippine. Merito di una grande squadra guidata alla perfezione da Gianmarco Pozzecco. Intervenuto a Sky Sport, il coach dell'Italia ha spiegato come si è arrivati a questo risultato: "In un’organizzazione sportiva, qualunque essa sia, quando devi gestire un gruppo ci sono varie forme per condurlo. Oggi si usa tanto la parola 'leader' - ha spiegato il 'Poz' - e ci sono varie forme per esserlo: c’è chi punta sul pugno di ferro, chi sul tatticismo. Noi abbiamo scelto di avere un’atmosfera goliardica, di fare in modo che i ragazzi vadano d’accordo anche grazie a uno staff giovane. Questa è l’atmosfera che poi piaceva a me quando giocavo ed è quello che abbiamo cercato di costruire. Sappiamo che il risultato puoi riuscire ad ottenerlo o meno, ma noi siamo molto contenti del percorso che abbiamo fatto fino ad oggi. Ci siamo emozionati e questa è la cosa che fa tutta la differenza del mondo: quando si emozionano i giocatori in campo, poi si emozionano anche tutti quelli che ci seguono".
"Grazie a Petrucci, non avevo dimostrato di poter essere un grande allenatore"
Pozzecco ha poi parlato del suo percorso da allenatore, ringraziando il presidente federale Petrucci per l'opportunità che gli ha concesso: "Io non ho creato grandi aspettative come giocatore, ero talentuoso ma consideravo l’allenatore inutile o addirittura dannoso, quindi era normale che non avevo dimostrato di poter diventare un grande allenatore. Ho avuto la fortuna di incontrare durante la mia carriera due persone che hanno creduto in me e che mi hanno dato questa possibilità, la prima volta a Capo d’Orlando e poi il presidente Petrucci, che ringrazio. Allenare la Nazionale mi ha emozionato di più che vestire la maglia azzurra. Forse per l’età, perché con il tempo si diventa più razionali. Io e il presidente abbiamo stretto un patto di sangue, siamo molto uniti, ci sono cose da sistemare ma lo stiamo facendo con tutti i collaboratori e lo staff. Anche con il presidente abbiamo creato ciò che a me piace, un rapporto che va al di là della pallacanestro. Oltre a lavorare, cerchiamo di migliorare questo mondo a cui io devo tanto. Sto cercando di ridare alla pallacanestro ciò che lei ha dato a me".
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"Così proverò a convincere Banchero"
In chiusura, il 'Poz' ha svelato cosa dirà al talento della NBA Paolo Banchero per convincerlo a vestire la maglia dell'Italia: "Sono estremamente felice perché a dicembre gli proporrò qualcosa di concreto. Proporgli di giocare l’Europeo per un giocatore di quel livello probabilmente non era così allettante, ma giocare un Mondiale con la possibilità di qualificarsi per le Olimpiadi sì, lo è. Non preparo mai niente, discorsi o altro, sono uno che alla fine si affida all’istinto e all’empatia. Non so che tipo di ragazzo sia, ma a vederlo sembra straordinario: ha talento e sembra pienamente connesso con quello che fa nella vita, cioè giocare a pallacanestro. È un giocatore estremamente intelligente e di solito i giocatori intelligenti raramente sono superficiali fuori dal campo. Quando lo vedrò, cecherò di capire che persona è anche perché dovrò convincerlo del fatto che con noi potrà vivere un’esperienza che lo arricchirà, lo divertirà e che soprattutto divertirà noi".