Italia-Serbia, Pozzecco: "Lo abbiamo fatto di nuovo, abbiamo scioccato il mondo"

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Un commosso Gianmarco Pozzecco ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla fine della partita: "Viviamo per le emozioni e oggi ne abbiamo date tante". L'ammissione: "Sono un uomo clamorosamente fortunato, per me è semplicissimo fidarmi di tutti, dal presidente Petrucci ai giocatori". E poi, come un anno fa dopo l'Europeo: "We did it again, we shocked the world!"

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"We did it again, we shocked the world!". Pozzecco si auto-cita nel post-partita della clamorosa vittoria in rimonta contro la Serbia. Lo aveva già detto un anno fa, di aver scioccato il mondo, dopo l'inaspettato successo contro Jokic e compagni agli ottavi degli Europei. Lo ripete oggi, anche se nella Serbia non c'è più il lungo di Denver. Gli azzurri partivano comunque sfavoriti: la squadra di Pesic aveva vinto tutte le partite del Mondiale finora con facilità e nel terzo quarto era andata sopra di 16 punti. Non è bastato per affossare il gruppo di Gianmarco Pozzecco.

"Nessun rimpianto, viviamo per dare emozioni"

Il coach azzurro è visibilmente emozionato ai microfoni di Alessandro Mamoli a fine partita. Ogni match per lui è un'agonia: "Faccio fatica a vivere nel mio corpo, potrei farne molta meno, però ognuno di noi ha la possibilità di scegliere cosa vuole essere nella vita, come arrivarci e che importanza dare ai rapporti umani". Il pensiero è sempre per i suoi giocatori: "Sono un uomo clamorosamente fortunato, fidarmi dei miei ragazzi, dal presidente Petrucci ai giocatori, è facilissimo per me. Mi prendo le responsabilità quando devo fare delle cose che ritengo giuste, ma mi pento solo se manco di rispetto ai ragazzi". Ora la sfida decisiva contro Portorico, in programma domenica 3 settembre, sempre alle ore 10: "Sembra che io sia completamente ritardato nel dire quanto sia fortunato e nel ringraziare sempre tutti, ma lo sarò davvero solo il giorno che non lo ricorderò più. La sconfitta contro la Repubblica Dominicana? Non ho rimpianti, perché nella vita la perfezione non esiste, inutile guardarsi indietro. Viviamo per le emozioni e oggi le abbiamo regalate".