Italia-Porto Rico, Pozzecco: "Siamo gli imbucati alla festa, nessuno ci credeva"

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Da giocatore nel 1998, da coach nel 2023. Gianmarco Pozzecco ha riportato l'Italia del basket tra le prime otto del mondo: "Una delle pagine più belle della nostra pallacanestro, ai Mondiali siamo stati competitivi solo quando c'erano le guerre puniche". Sulla partita: "Eravamo tesi e abbiamo tirato male, ma alla fine i ragazzi sono intelligenti e riconoscono sempre i punti deboli dell'avversario"

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"Ci credeva solo il padre di Datome, probabilmente perché conosce bene suo figlio". Gianmarco Pozzecco si gode la qualificazione dell'Italia ai quarti di finale di un Mondiale, prima volta dal 1998, quando lui vestiva ancora la canotta del giocatore e non la giacca e cravatta del coach. Le sue parole a Sky: "Una delle pagine più belle della nostra pallacanestro, ai Mondiali non siamo mai stati competitivi se non quando c'erano le guerre puniche. La più grande gratificazione è competere e noi ci siamo riusciti". 

"Dedico la vittoria a mia figlia di sei mesi, non la vedo da due"

Pozzecco elogia la lettura della partita dei suoi giocatori: "Sembra che vinciamo sempre in modi diversi, ma in realtà è lo stesso. I ragazzi sono intelligenti e sanno individuare il punto debole degli avversari. Oggi erano tesi, abbiamo tirato male, ma poi siamo stati bravi a riprenderci". Tutta la soddisfazione nell'aver sfatato le previsioni della vigilia: "Non ci credeva nessuno che potessimo andare tra le prime otto squadre del mondo, forse era comprensibile ma giustifico tutti quelli che non conoscono bene questi ragazzi. Bisogna alzare l'asticella e rischiare, in Italia c'è la cultura per cui devi continuare a dire che sei sfavorito e scarso, noi invece non lo abbiamo mai detto e non abbiamo paura". Infine, le lacrime e la commozione per le dediche della vittoria: "Ho una figlia di sei mesi e non la vedo da due, ringrazio anche mia moglie, i miei genitori e la mia famiglia". 

Datome: "Ogni avversario va bene". Ricci: "Io però oggi tifo Serbia..."

Hanno segnato nel terzo e quarto periodo i canestri che hanno permesso all'Italia di uscire dalle sabbie mobili. Ricci e capitan Datome sono stati tra i protagonisti del successo su Porto Rico, ma si dividono sul possibile avversario dei quarti di finale. Datome: "Ora ci godiamo la vittoria come contro la Serbia, chiunque arriverà andrà bene". Ricci non bada alla scaramanzia: "Mentirei se dicessi che oggi non tifo Serbia". Se quest'ultima batte la Repubblica Dominicana (alle ore 14), l'Italia si qualificherà da prima e dovrebbe evitare gli Stati Uniti, che però devono ancora giocare il loro scontro diretto contro la Lituania (ore 14:40).