Messina: "L'Olimpia Milano è la mia ultima squadra"

le parole

Il tecnico dell'Olimpia Milano ha concesso un'intervista a Eurohoops durante il media-day di Eurolega: "Il mio dovere è cercare di dare opportunità in modo equo a tutti"

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Ettore Messina chiuderà la sua carriera all'Olimpia Milano, come dichiarato nel corso di un'intervista concessa a Eurohoops durante il media-day di Eurolega. "Questa è la mia ultima squadra, per tutta una serie di ragioni", ha ammesso. "Quando lavori per Giorgio Armani, a Milano, le motivazioni sono già sufficienti, te lo assicuro. Ti svegli la mattina come la famosa gazzella: ti svegli e corri, perché devi ricavarne qualcosa di buono". Sono tanti i temi affrontati nell'intervista, come il concetto di opportunità: "È importante che i giocatori prendano coscienza di cosa significhi opportunità. Se arrivi in ​​una squadra piena di ottimi giocatori e non accetti mentalmente l'idea di guadagnarti uno spazio, beh allora... Il mio dovere è cercare di dare opportunità in modo equo a tutti".

"Farei i playoff per dodici squadre"

A proposito dell'Eurolega 2023-24, Messina ha dichiarato: "Ho sempre detto che otto posti nei playoff per 18 squadre sono troppo pochi. L’ho confrontato con la NBA dove sono 16 su 30, e ora con i play-in ci sono ancora più squadre coinvolte nella corsa ai playoff. Volevo più squadre, prima per dare più opportunità agli allenatori e ai giocatori di competere per l’obiettivo più grande e poi per dare riconoscimento ai club e ai proprietari che investono molti soldi. Per fare l'EuroLega ci vuole un budget molto alto e le squadre che restano fuori dai playoff o che arrivano all'ultimo posto della stagione regolare spendono comunque tanto". E ancora: "Dare un po' più di riconoscimento a chi fa investimenti di questo tipo, dando la possibilità di qualificarsi ai playoff, magari recuperando da una brutta partenza, era la cosa giusta da fare”, ha aggiunto Ettore Messina prima di proporre una novità nel format . "Se fosse per me, farei i playoff per dodici squadre: prenderei direttamente le prime quattro e farei un turno preliminare con le restanti otto squadre. Ma tutti dicono che con questo programma è impossibile. Un giorno forse lo faremo". 

"Dobbiamo far rimanere i giovani in Europa"

Parlando invece del futuro dell’Eurolega, un tema affrontanto è quello del ricambio generazionale: "Per anni abbiamo mancato l’occasione di stabilire un rapporto più concreto con l’NBA. Dobbiamo fare di tutto per far rimanere i giovani in Europa, a meno che non siano Jokic o Doncic. Ad esempio, Ginobili si è trasferito in America a 25 anni dopo essere stato un giocatore di elite in Europa".