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Torna il "Sacchetti Summer Camp": pallacanestro, divertimento e inclusione

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Questa volta "inclusione " non è una parola usata in maniera avventata, né tanto meno per convenienza: giunto alla sua 3^ edizione, il camp per ragazze e ragazzi dai 9 ai 15 anni organizzato dall'ex ct della nazionale italiana e dal figlio Brian apre anche ai ragazzi sordi, chiamati a scendere in campo insieme a compagni normodotati

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Forse Meo e Brian Sacchetti non raggiungono il livello di celebrtià di LeBron e Bronny James, la coppia padre-figli che più sta facendo parlare di loro in questi primi giorni di estate. Ma senza andare a scomodare il mondo NBA, senza viaggiare fino a Los Angeles, ma fermandosi in Italia, nella bellissima cornice di Primiero San Martino di Castrozza, in provincia di Trento, l'ex allenatore della nazionale italiana (l'anno scorso sulla panchina di Pesaro) Meo Sacchetti e il figlio Brian (anche 20 presenze in nazionale) sono il cuore e l'anima del Sacchetti Summer Camp. Si tratta di un camp di pallacanestro per ragazze e ragazzi dai 9 ai 15 anni vogliosi di migliorare gioco e fondamentali tecnici, all’insegna del divertimento ma ovviamente accompagnati da una squadra di istruttori e allenatori nazionali, preparatori atletici, nutrizionisti e medici di grande preparazione. Giunto già alla terza edizione (e già archiviata con successo la prima settimana, che ha raccolto tantissime presenze dal 23 al 29 giugno, ora al via la seconda, fino al 6 luglio), la sua filosofia è riassunta proprio dalle parole dell'ex capo allenatore della nazioanle italiana: "È importante insegnare ai ragazzi la fiducia, a non avere paura di mettersi in gioco, atteggiamento utile nello sport ma anche nella vita". "Il camp per me è un'occasione per tornare ragazzino, a quando con i miei compagni condividevo non solo l'amore per la pallacanestro ma in primis quello spirito di squadra e condivisione che si respira dentro e fuori dal campo", racconta il figlio Brian. 

Tutta l'esperienza e la passione di Meo Sacchetti a disposizione dei giovani camper

Una settimana speciale: in campo anche i ragazzi sordi

Novità di quest'anno, poi, l'apertura del camp a ragazzi sordi che avranno la possibilità di scendere in campo insieme a compagni normodotati: "Vogliamo che tutti i ragazzi si portino a casa l'esperienza di vivere con altri coetanei che, solo apparantemente, non hanno le stesse opportunità - continua Brian Sacchetti - imparando invece come le barriere possano essere abbattutte proprio in campo, divertendosi". "Proprio quest'esperienza - conferma Meo - mi ha dimostrato una volta di più come questo sport e tutti i suoi atleti, a qualsiasi livello,  possa andare oltre qualsiasi barriera”.

Altre immagini dal camp che si tiene fino al 6 luglio a Primiero San Martino di Castrozza, in provincia di Trento