Basket, la federazione russa truffata dalla "finta" nazionale colombiana: il caso

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Il primo quarto della gara tra una squadra locale russa e la nazionale (o presunta tale) colombiana ha sollevato i primi dubbi: 41-2 per i russi. Da Perm rimbalza una storia incredibile: dei dilettanti (tra cui un ingegnere) sono scesi in campo rappresentando la nazionale colombiana, incassando delle figuracce epocali. E ora Andrei Kirilenko, ex NBA e capo della federazione basket russa, deve provare a capire com'è stato possibile

L’ex giocatore NBA Andrei Kirilenko, oggi presidente della federazione pallacanestro russa, aveva avuto parole di grande soddisfazione: “Sono felicissimo che Venezuela e Colombia abbiano accettato di partecipare a questo torneo. Si tratta di un test importante per la nostra nazionale, visto che da tanto tempo ormai non possiamo più affrontare avversari nell’arena internazionale”, visto la messa al bando a seguito del conflitto russo-ucraino. “Questo tipo di competizione ci manca. Il nostro allenatore potrà sperimentare e valutare i nuovi giovani del nostro gruppo”, aveva concluso Kirilenko riferendosi al Torneo dell’Amicizia, una manifestazione in programma a Perm, in Russia, e che al debutto ha visto in campo proprio la Russia contro la Colombia. O almeno, così si pensava. I primi dubbi sono arrivati già alla fine del primo quarto: 41-2 per i padroni di casa. Lo score conclusivo non ha fatto altro che confermarli: 155-53 la disfatta finale per la Colombia, seguita da una altrettanto eloquente sconfitta 108-57 contro il Venezuela. Ma… c’è un grosso “ma”. 

La "falsa" nazionale colombiana: com'è stato possibile

La nazionale colombiana, infatti, non era la nazionale colombiana (di un componente è stato anche fatto il nome, Luis Parra, professione ingegnere), come poi confermato anche dalla federazione stessa: “Non abbiamo mai ricevuto nessun invito per disputare la Coppa dell’Amicizia, così come non abbiamo autorizzato nessuna selezione a rappresentarci. Ora ci tuteleremo presso gli organi competenti”. Ad organizzare la “burla”, sembra, uno studente d’architettura di 25 anni nato a Bogotà ma di base a Kazam che avrebbe tenuto tutti i contatti con la federazione russa, ottenendo viaggi e rimborso spese per un albergo a 4/5 stelle per 20 persone. Dopo le prime due esibizioni, la terza gara in programma tra Russia e Colombia è stata ovviamente sospesa: e ora qualcuno dovrà render conto della figuraccia andata in scena.