Achille Polonara, trovata donatrice per trapianto di midollo
al corsera
Le parole di Achille Polonara al 'Corriere della Sera': "Sono stato fortunato". Il trapianto è previsto fra il 23 e il 24 settembre. "Ho scelto Sassari perché il mio sogno è provare a giocare ancora". A Le Iene invece il cestista ha raccontato i suoi ultimi mesi a Valencia dove ha svolto una terapia sperimentale contro la leucemia mieloide
Achille Polonara ha trovato una donatrice compatibile per il trapianto di midollo osseo. Lo ha raccontato in un'intervista al Corriere della Sera: "Lunedì 15 settembre farò alcune visite, poi martedì il ricovero. La donatrice è una ragazza americana compatibile al 90%. Sono stato fortunato: c'erano anche altri due potenziali donatori, tra cui un ragazzo tedesco, ma hanno scelto lei perché sono riusciti a contattarla subito. Dopo il ricovero inizierò un ciclo di chemioterapia di 5-6 giorni. Il trapianto dovrebbe avvenire attorno al 23 o 24 settembre". Il cestista azzurro è tornato a Bologna dopo un periodo a Valencia per le terapie contro la leucemia mieloide.
"L'affetto mi ha aiutato a restare positivo"
Polonara ha parlato del sostegno ricevuto in questi mesi difficili: "Ci sono stati momenti duri, ma l'affetto di tante persone mi ha aiutato a restare positivo. Mia moglie e i miei figli sono stati la mia forza. Lei ha scelto di starmi vicino, anche se i bambini dovevano stare con i nonni. Mi ha detto: 'Hai bisogno di me'. Achille Jr è troppo piccolo per capire, mentre Vitoria ha iniziato a farmi domande: perché vado in ospedale, perché ho perso i capelli... E allora devi inventare delle risposte". Tra i messaggi ricevuti, ricorda in particolare il sostegno quotidiano di Marco Belinelli e le chiamate dei compagni di Nazionale e di Gianmarco Pozzecco, anche poco prima delle partite: "A mezz'ora da una sfida importante non ti aspetti una chiamata dallo spogliatoio". Ha apprezzato molto anche il calore dei tifosi greci: "Non ho mai giocato in Grecia, però mi hanno sostenuto tantissimo, anche sui social".
"Il mio sogno è provare a giocare ancora"
Ha vinto uno scudetto con la Virtus Bologna e non lo ha potuto festeggiare: "Il ricordo più bello della finale è quando tutta la squadra e lo staff sono venuti sotto casa mia una volta scoperto della malattia. Avrei voluto abbracciarli uno per uno". Dopo la stagione, la Virtus gli ha proposto un ruolo nell'area scouting, mentre da Sassari è arrivata un'offerta per continuare a giocare: "Ho accettato la scelta della Virtus e ne ho apprezzato la coerenza, perché non rientravo nei loro piani a prescindere dalla malattia. Ho preferito la proposta di Sassari perché il mio sogno è provare a giocare ancora. Avessi accettato un ruolo da scout significava smettere, invece così ho l'obiettivo di passare le visite mediche e tornare in campo".