Milano e il sogno Final Four

eurolega

Pietro Colnago

©Getty
milano_stella_rossa

Conquistati i playoff di Eurolega con la vittoria di Belgrado, ora l’Olimpia corre per arrivare tra le prime quattro e avere il vantaggio del campo nei playoff che sono il preludio alle Final Four: ora ad Atene il Panathinaikos e poi settimana prossima l’ultima sfida contro l’Efes per arrivare terzi o forse secondi. Perché Milano non si accontenta

Lo spazio per la festa è durato il tempo di una doccia. Quella fatta nello spogliatoio di Belgrado dopo aver battuto la Stella Rossa. Poi il viaggio nella notte, l’arrivo ad Atene e i soliti rituali di concentrazione in vista della sfida, l’ultima in trasferta di questa Eurolega, contro il Panathinaikos che è ormai fuori dai giochi. Già perché se la missione di agguantare la post season (obiettivo che club e giocatori si erano messi in testa all’inizio della stagione) è compiuta, ora deve essere completata perché in ballo c’è ancora un posto nelle prime quattro per avere il vantaggio del campo nella sfida lunga cinque partite che porta dritta alle Final Four e ad una stagione che potrebbe diventare davvero storica.

Il record di 20 vittorie

Attraversando mesi complicati, fatti di infortuni e di ritmi sincopati a causa del Covid, Messina e i suoi sono stati in grado di costruirsi certezze di livello assoluto, che li hanno portati a vincere su campi dove non avevano mai vinto e di arrivare a 20 vittorie che è record assoluto per la pallacanestro italiana proiettata in continente.  Battere il Pana e poi giocarsi in casa la sfida con l’Efes equivale essere terzi o forse addirittura anche secondi il che rende tutto ancora più speciale e unico.

I leader

L’arrivo a Milano di giocatori come Datome, Hines e Rodriguez (insieme 7 euroleghe in bacheca) è stato fondamentale per dare sicurezze e entusiasmo a tutti gli altri, che sono cresciuti e giornata dopo giornata sono diventati protagonisti di una campagna che ora deve essere nobilitata dall’ultimo sforzo. E per questa Olimpia, ormai lo abbiamo capito, il solo limite è il cielo. Per buona preoccupazione dei loro avversari.