Eurolega, l'Efes batte in finale il Real Madrid 58-57

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L'Efes Istanbul raddoppia. I turchi bissano il trionfo dello scorso anno in Eurolega battendo all'ultimo atto il Real Madrid: finisce 58-57 alla Stark Arena di Belgrado, con l'allungo decisivo nell'ultimo quarto e un'ottima gestione degli ultimi minuti per Micic e compagni. Nella finalina per il terzo posto il Barcellona supera l'Olympiacos 84-74

L'Eurolega resta in Turchia, l'Eurolega resta dell'Anadolu Efes. La squadra di Ataman si conferma sul tetto d'Europa battendo il Real Madrid 58-57 in finale alla Stark Arena di Belgrado, cornice di un'altra emozionante edizione delle Final Four. Dopo aver vinto la semifinale con una tripla di Micic allo scadere contro l'Olympiakos, stavolta sono stati gli spagnoli a soccombere davanti alle prodezze del giocatore serbo: 23 punti e premio di Mvp delle finali assegnatogli dopo la partita. 

 

La partita 

 

Inizio equilibrato, in cui le difese dimostrano da subito di essere più in forma degli attacchi e con gli spagnoli che provano a sfruttare i centimetri del centro Tavares. Dopo il 15-14 Real dei primi 10 minuti, all'intervallo il punteggio è appena di 34-29, con Llull e compagni che riescono a rosicchiare qualche punto. Dopo il rientro in campo, Hanga trascina i suoi a un vantaggio che si aggira attorno alla doppia cifra, ma verso la fine del terzo quarto un contro-parziale dei turchi riesce a riportare la partita in una situazione di grande incertezza (42-40). Nel periodo conclusivo, Micic e Pleiss (19 punti per il lungo tedesco) segnano i canestri che permettono all'Efes di portarsi avanti e di non voltarsi più indietro. Il divario resta sempre minimo negli ultimi possessi, ma i turchi lo gestiscono al meglio con una gran difesa, trovando rimbalzi importanti e mantenendo la freddezza nei momenti cruciali. Una vittoria che, a differenza dello scorso anno, nasce da un'annata più complicata per Larkin e compagni. La regular season ha visto la squadra turca appena al sesto posto, con la qualificazione ai playoff avvantaggiata dall'estromissione delle squadre russe. Con la vittoria contro Milano però, ribaltando il fattore campo in 4 gare, era arrivata la sensazione che i problemi fossero ormai alle spalle. Così è stato e capitan Dunston, un passato a Varese, ha potuto sollevare il trofeo della vittoria.