Virtus Bologna-Partizan Belgrado 88-84: gli highlights del match

Eurolega

Una prestazione stellare di Iffe Lundberg, trascinatore del quarto periodo e autore della tripla decisiva, regala alla Virtus Bologna una vittoria al cardiopalma contro il Partizan Belgrado di coach Obradovic. In una partita dai mille volti, più dura difensivamente nel primo tempo e più spettacolare nel secondo, decisivo anche Awudu Abass con 4 punti nel finale punto a punto. Le Vu Nere tornano alla vittoria e staccano in classifica Fenerbahce e Panathinaikos

EFES-MILANO 79-73

La Segafredo Arena si conferma un fortino. La Virtus Bologna torna alla vittoria in Eurolega battendo il Partizan Belgrado davanti ai suoi tifosi. Lo fa con un giocatore escluso a inizio stagione dai piani tecnici, ma che con il cambio di allenatore ha invertito il suo destino. Iffe Lundberg è stato di nuovo l'uomo della provvidenza delle Vu Nere, con punti pesanti e leadership nel finale. Banchi ha recuperato Shengelia, non ancora al meglio, ma è sempre bravo a pescare gli uomini giusti al momento opportuno. Stavolta è successo con Awudu Abass, anche lui decisivo per il 16° successo stagionale. La Virtus così si riprende il terzo posto da sola, approfittando dei ko di Panathinaikos e Fenerbahce contro Zalgiris Kaunas e Monaco. 

La cronaca della partita

Jaleen Smith, arrivato al Partizan a stagione in corso dopo essere stato tagliato proprio dalla Virtus Bologna, segna il primo canestro del match. Sarà però uno dei pochi spunti degni di nota dell'americano. In una squadra ricca di giocatori con un passato in Italia, si prendono di più la scena l'ex Varese Avramovic, l'ex Milano e Avellino Nunnally e un altro ex del match, Kevin Punter.  Bologna però ha un Belinelli caldo e un Lundberg sempre incisivo dalla panchina: 19 pari al 10'. Nel secondo periodo le difese aumentano i giri e i canestri sono accolti quasi come gol. Shengelia sancisce il suo rientro con una tripla e gasa la Segafredo Arena: il 32-27 diventa 35-31 all'intervallo. Al rientro dagli spogliatoi gli attacchi sono molto più effervescenti e le squadre segnano con continuità. Bologna prova a scavare un solco con Dunston che schiaccia il +10 (51-41): la doppia cifra di vantaggio si mantiene costante per quasi tutto il terzo quarto grazie alle magie di Belinelli, complice anche un tecnico fischiato a Smailagic. Il gioco da 4 punti di Punter e il 2+1 (non completato) da Avramovic segnano il rientro del Partizan (62-58 al 30'). I serbi sfruttano la scia e impattano a quota 62 in apertura di ultimo quarto, approfittando anche di un paio di errori banali di Mickey al tiro. Banchi ributta dentro l'artiglieria pesante, da Belinelli e Hackett fino a Dunston e Shengelia. Nunnally però espone la scarsa condizione del georgiano e fissa il 70-75 con 6 punti consecutivi. Qui si scatena Lundberg, che fa canestro e ispira Cordinier. Il francese ci mette il carico e segna 6 punti di fila per il 79 pari, sfidando anche i centimetri del lungo Koprivica, un bel rebus per la Virtus in tutto il match. Sul 79-81, Lundberg si prenda una tripla in isolamento contro Smailagic e fa scoppiare il popolo delle Vu Nere. Nel finale la ciliegina sulla torta la mette Awudu Abass, che segna i liberi della sicurezza e mette la firma sulla rubata più schiacciata finale. La Segafredo Arena esplode per l'88-84 e non potrebbe essere altrimenti: nel suo palazzetto Bologna continua a non perdere. L'unica eccezione nella prima partita stagionale contro lo Zalgiris Kaunas, ma all'epoca si giocava ancora al PalaDozza. 

Il tabellino della partita

Virtus Bologna: Cordinier 12, Lundberg 20, Belinelli 20, Pajola 3, Dobric, Shengelia 8, Hackett 7, Mickey 4, Polonara, Zizic, Dunston 7, Abass 7
Partizan Belgrado: Smith 6, LeDay, Avramovic 16, Koprivica 4, Punter 22, Smailagic 6, Nunnally 18, Andjusic n.e., Dozier Jr 10, Ponitka, Kaminsky 2, Caboclo