La grande vittoria di Istanbul della Virtus Bologna è stata costruita in difesa, con coach Banchi bravo a saper trovare l'antidoto per le due stelle avversarie, Clyburn e Larkin. Un'impresa che ha emozionato per la straordinaria prestazione di squadra. Ma adesso, per centrare i playoff, contro il Baskonia servirà la stessa Virtus vista contro l'Efes. Baskonia-Virtus è venerdì 19 aprile alle 20.30 su Sky Sport Arena
Un’impresa d’altri tempi che apre le porte ad una nuova sfida: il primo play-in della storia dell’Eurolega ci ha regalato la grande vittoria della Virtus Bologna, capace di sbancare il Sinan Erdem di Istanbul, eliminare l’Efes e guadagnarsi lo spareggio per i playoff. È difficile, di fronte a quanto avvenuto sul parquet turco, non farsi sopraffare dalle emozioni, dalle bellissime sensazioni che solo lo sport ogni tanto riesce dare. Bologna con questo successo non ha certo vinto l’Eurolega, è vero, non ha nemmeno conquistato i playoff: però ha saputo emozionare con la straordinaria prestazione di squadra, con il gruppo italiani, Abass, Polonara, Pajola, capace di andare oltre i limiti per dedizione, intensità, tuffi, difesa, palle recuperate e canestri pesanti, con le stelle designate, Belinelli e Lundberg, capaci di mettersi al servizio dei compagni, magari di stare a lungo seduti in panchina per poi piazzare le stoccate decisive.
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Banchi ha trovato l'antidoto per le stelle dell'Efes
Solo così si poteva vincere a casa di Clyburn, mostruoso con i suoi 17 (17!) punti nei primi sei minuti, e Larkin, che ha messo ansia a tutti con i suoi 9 punti consecutivi nel terzo quarto. Luca Banchi però ha saputo trovare l’antidoto per loro e per tutti gli altri, anche per le due stelle dell’Efes. Tanto che i campioni d’Europa ’21 e ’22 hanno segnato la miseria di 28 punti nel secondo tempo, dopo i 23 del solo primo quarto. Come ogni grande impresa cestistica, anche questa è partita dalla difesa, davvero eroica e degna della bellissima Virtus vista nei primi tre mesi di Eurolega.
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Col Baskonia serve la Virtus di Istanbul
Ora però si deve resettare tutto, tenere nel cuore le splendide emozioni di Istanbul e ricaricarsi nello spazio di due giorni. A Vitoria, a casa di quel Baskonia che contro il Maccabi all’intervallo era sotto di 19 e di fatto nel secondo tempo si è riposato, ci sarà da lottare, senza pensare alla recente sconfitta subita contro i baschi alla Segafredo Arena, senza porsi limiti in termini di intensità e sfacciataggine. I playoff sono lì da prendere ma non sarà facile: lo sarà un po’ di più se la Virtus sarà quella di Istanbul.
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