Coppa Italia, Olimpia Milano-Napoli sarà la finale: battute Venezia e Reggio Emilia

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Milano-Napoli sarà l'ultimo atto della Final Eight 2024. All'Inalpi Arena di Torino, la squadra di Messina segna per la prima volta 100 punti in stagione e demolisce la Reyer Venezia, testa di serie numero uno della competizione. Nella seconda sfida Reggio Emilia spreca un vantaggio di 12 punti nel quarto periodo, si condanna all'overtime e viene infine travolta da Napoli. La squadra campana torna in finale a distanza di 18 anni con una spettacolare rimonta

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La finale di Coppa Italia 2024 sarà Milano-Napoli. La squadra di Messina distrugge la Reyer Venezia in una partita dominata dall'inizio alla fine, mostrando la sua miglior versione stagionale nella metà-campo offensiva: nel 2023/2024 non aveva mai tagliato il traguardo dei 100 punti. Domani alle ore 17:45 giocherà contro Napoli, che torna in finale a distanza di 18 anni. Nel 2006 vinse il titolo contro Roma e da quell'anno non aveva più vinto una partita nella competizione: ci è riuscita quest'anno con Brescia prima e Reggio Emilia poi, rimontando in semifinale da 12 punti di svantaggio e trionfando nei supplementari. L'Olimpia invece può diventare la squadra con più Coppe Italia nella storia. Sarebbero 9 in caso di vittoria, 10 quelle di coach Ettore Messina. 

Olimpia Milano-Reyer Venezia 100-77

Contro Trento Milano aveva assestato il parziale decisivo per la vittoria tra secondo e terzo periodo. Con Venezia invece la squadra di Messina mette da subito le cose in chiaro: Shields colpisce dall'arco, Melli schiaccia, Napier e Voigtmann sono in palla e permettono un immediato allungo. La circolazione della palla raggiunge picchi di fluidità mai visti in stagione e, quelle poche volte che i tiri non entrano, ci pensano i rimbalzi offensivi a offrire nuove opportunità: al primo quarto è già 31-20. La musica non cambia nel secondo, nonostante coach Spahija provi ad affidarsi molto alla fisicità di Kabengele. Shields continua a infierire, Mirotic offre il suo contributo dalla panchina e gli ultimi secondi prima dell'intervallo sono esemplificativi: in rapida sequenza tripla di Napier, Wiltjer e dell'ex Tonut. Si va negli spogliatoi sul 60-37. Non male per una squadra che in Serie A ha appena il 12° attacco di media e anche in Eurolega ha avuto finora tanti problemi offensivi. Come succede spesso in Europa però, il rientro in campo dell'Olimpia è difficoltoso: solo 2 punti in quasi 5 minuti. Venezia ha un divario enorme da accorciare e torna massimo sul -12 (50-62). Milano però si risblocca e torna a guidare con scioltezza nonostante i tentativi di Spissu e Tucker. Nell'ultimo quarto la palla torna a girare, il canestro ridiventa più grande e i rimbalzi sono quasi sempre preda di Melli e compagni. Finisce 100-77 con 28 punti di Shields (4/5 da 2 e 6/12 da 3) e con un clamoroso 45.7% di squadra dall'arco (16/35).

 

Olimpia Milano: Bortolani, Tonut 8, Melli 2, Napier 17, Ricci 2, Flaccadori 13, Hall 7, Caruso 2, Shields 28, Mirotic 8, Hines 2, Voigtmann 11

Reyer Venezia: Spissu 14, Heidegger 9, Casarin, De Nicolao, O'Connell n.e., Janelidze n.e., Kabengele 18, Brooks, Simms 10, Wiltjer 6, Tucker 15, Tessitori 5

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Unahotels Reggio Emilia-Generazione Vincente Napoli 78-87 dts

Inizio migliore per gli emiliani, che trovano un Chillo ispirato, corrono in transizione e volano 11-2. Napoli ci prova quasi esclusivamente da fuori: dei primi 10 tiri 8 sono dall'arco, ma ne entra solo uno di Markel Brown. Dall'altra parte c'è invece un'equa distribuzione di punti che vale il 24-14 al 10'. Nel secondo periodo Reggio continua a costruire buoni tiri, ma le percentuali scendono e innervosiscono la squadra di coach Priftis, che accumula pure qualche palla persa. Napoli è più estemporanea nelle giocate, ma andando più spesso in lunetta e continuando a insistere sulle triple si riavvicina sul -2 all'intervallo (41-39 Reggio con 10 di Atkins e 12 di Pullen). Nel terzo periodo Reggio prova a mettere in moto Galloway, mvp del quarto di finale contro Bologna, ma l'ex Nba non trova mai il canestro (2 punti con 0/6 da 3). Ci pensa però il centrone Faye, penalizzato da problemi di falli nel primo tempo, a trascinare Reggio nel break di 8-0 che vale il 49-41. La squadra di Milicic procede ancora troppo per forzature, sufficienti per rimanere in partita. L'asse italiano Chillo-Vitali però consente alla Reggiana di rimanere avanti: 58-53 a 10 minuti dalla fine. Nell'ultimo quarto domina la tensione: Galloway-Sokolowski vanno testa contro testa e si beccano un tecnico ciascuno, così come coach Milicic. Le squadre sbagliano molto e ogni canestro rischia di essere decisivo: Galloway si sblocca all'ottava tripla tentata e Smith aggiunge la prodezza in arresto e tiro del 66-55. Chi fa la differenza però è Matteo Chillo: 0 punti con Bologna ai quarti, 15 stasera con 3/4 da due e 3/4 da tre. La sua tripla dall'angolo sembra una sentenza (69-57, massimo vantaggio del match) e non è un caso che la sua successiva uscita per cinque falli mandi in tilt la squadra. Trascinata da Ennis, Napoli rimonta e con una tripla di Sokolowski a 17 secondi dalla fine impatta a quota 73. Galloway e ancora Sokolowski sbagliano il tiro della vittoria e accompagnano la partita all'overtime. Anche i cinque minuti supplementari sono più un manifesto di voglia e tensione che non di esecuzioni perfette: gli errori sono tanti e l'equilibrio lo rompe la tripla del 78-81 di Pullen. La Reggiana si sfalda definitivamente e Napoli prende il largo nel finale con canestri facili fino al definitivo 78-87. Domani la squadra campana avrà più minuti giocati e un giorno di riposo in meno rispetto a Milano, ma anche l'entusiasmo di chi finora ha sorpreso tutti e non ha nulla da perdere. 

 

Unahotels Reggio Emilia: Weber 6, Cipolla n.e., Galloway 7, Faye 8, Smith 11, Uglietti, Atkins 15, Vitali 13, Grant 3, Chillo 15

Generazione Vincente Napoli: Pullen 21, Zubcic 8, Ennis 18, De Nicolao, Sinagra n.e., Owens 6, Brown 16, Sokolowski 15, Lever 3, Bamba n.e., Dut Biar, Ebeling n.e.

Reggio Napoli