Liga, Marca: 41 indagati per presunta combine in Levante-Saragozza della stagione 2010/2011

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Secondo la ricostruzione del quotidiano sono 41 le persone sotto inchiesta nell’ambito del maxiprocesso legato all'ultima giornata di campionato spagnolo del 2010-2011

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo "Marca" sono 41 le persone indagate nell'ambito del maxiprocesso legato a Levante-Saragozza, partita di Liga della stagione 2010/2011 da tempo finita nel mirino degli inquirenti per un presunto caso di combine. Il 21 maggio 2011 si gioca la sfida tra Levante e Saragozza, ultima giornata di campionato: i padroni di casa sono già salvi, mentre gli ospiti sono in lotta per non retrocedere. Finisce 2-1 per il Saragozza e il Deportivo retrocede in Liga Adelante. Il caso viene fuori due anni dopo, quando Javier Tebas viene eletto presidente della Liga. Gli inquirenti sono convinti che la squadra ospite abbia versato quasi un milione di euro al Levante per farsi battere, e che i soldi siano stati redistribuiti a giocatori e dirigenti. Il caso era stato archiviato, ma secondo quanto ricostruito dal quotidiano spagnolo di fronte a elementi incriminatori pesanti lo scorso 5 febbraio è stato riaperto. Secondo l'accusa sono nove i giocatori che hanno ricevuto denaro per perdere volontariamente la partita. Una testimonianza chiave è stata quella dell'attuale capitano dell'Atletico Madrid Gabi, che all'epoca dei fatti giocava nel Saragozza e fu il protagonista del match firmando la doppietta decisiva. Nel 2015 ha fornito informazioni interessanti, ammettendo la consegna di buste piene di denaro al presidente del Levante Agapito Iglesias. Dal tribunale avrebbero chiesto due anni di carccere e sei di inibizione da qualsiasi attività legata al calcio per gli indagati. I nomi più illustri, oltre a Gabi, sono queelli di Herrera (oggi allo United), dell'ex Reggina Stuani e dell'attaccante della Lazio, Caicedo, al tempo in prestito dal City al Levante. L'ecuadoriano non è però nella lista dei nove giocatori che hanno incassato denaro, ma è nel registro degli indagati perché a conoscenza dei fatti.