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Rivaldo: "Barcellona, la Masia ha deluso negli ultimi anni ma il club deve continuare a puntare su di loro"

Liga

L'ex attaccante blaugrana critica gli ultimi anni di gestione del club: "Si parla tanto di Masia, ma nelle ultime stagioni sono usciti pochissimi giocatori di qualità. La società, tuttavia, deve continuare a puntare sui suoi talenti e non comprare all'estero"

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Mes que un club. La filosofia del Barcellona ha suscitato per decenni apprezzamenti e anche un po’ di invidia in tutto il mondo. Tradizione, valori, identità che ne hanno fatto un modello virtuoso in tutto il mondo e ha permesso di sfornare una quantità di talenti impressionante, in grado poi di raccogliere fortune tra i blaugrana o altrove. C’è, però, chi non la pensa esattamente così e crede che la Cantera del Barça sia stata sopravvalutata nelle ultime stagioni perché quasi nessuno dei giocatori prodotti dalle giovanili abbia alla fine mostrato qualità da top club. E a rilasciare questo pensiero è uno che nella squadra catalana ha giocato per ben cinque anni, vincendo anche un Pallone d’oro: Rivaldo. “Si parla sempre di Xavi, Iniesta e Puyol, ma hanno lasciato il club ormai da un po’ – ha dichiarato il brasiliano a Betfair -. Da allora non abbiamo ammirato più nessun altro giocatore di qualità proveniente dalla Masía”. Nonostante quest’abbassamento di livello, comunque, l’ex attaccante verdeoro è convinto che la società deve continuare a puntare sui giovani talenti prodotti in casa e critica il recente acquisto di Murillo e i potenziali arrivi di Rabiot e de Jong: “Il Barça non dovrebbe rinforzarsi con giocatori presi dall’estero – ha spiegato -, perché ha una struttura eccellente e dovrebbe pensare a far crescere nuovi talenti”.

Rivaldo forse ha dimenticato la presenza attuale in squadra di canterani come Piqué e Busquets, o lo stesso Messi, argentino di nascita ma cresciuto nella Masia, o i meno chiacchierati Sergi Roberto e Rafinha. O probabilmente non li ritiene all’altezza di una società come il Barcellona. “Non credo che voglia lasciare davvero il Barça – ha concluso alla fine il brasiliano parlando del futuro di Valverde -. I risultati determineranno il suo futuro e se fallisce ancora in Champions League si inizierà di nuovo a dubitare di lui. Parlarne ora, tuttavia, non ha senso”.