Spagna, scandalo calcioscommesse: fermato anche l'ex Real Madrid Raul Bravo

Liga
(Getty)

Individuata un'organizzazione criminale che avrebbe truccato partite giocate tra il 2016 e il 2018. Oltre all'ex difensore del Real Madrid, coinvolti anche altri giocatori e il presidente dell'Huesca. Sono accusati di associazione a delinquere, corruzione tra privati e riciclaggio di capitali

LE ULTIME SULLA LIGA

GATTUSO LASCIA IL MILAN: "SCELTA PONDERATA"

Lo scandalo delle scommesse invade il calcio spagnolo. Nelle prime ore della mattina, infatti, la polizia ha eseguito diversi arresti nell’ambito di un’indagine su una serie di partite truccate relative alle stagioni 2016/2017 e 2017/2018. Nell'elenco delle persone fermate con le accuse a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione tra privati e riciclaggio di capitali ci sono anche diversi ex calciatori: nell'elenco, secondo le fonti di polizia, c'è il nome di Raul Bravo, 38enne cresciuto nel Real Madrid che ha finito la carriera in Grecia tra Olympiacos, Veria e Aris Salonicco. L'ex difensore, che ha vestito la maglia della nazionale spagnola in 14 occasioni ed è sceso in campo 133 volte con il Real Madrid tra il 2001 e il 2007, sarebbe a capo dell'organizzazione, che coinvolge anche altri calciatori. Tra questi, il 38enne Borja Fernandez, che ha dato l'addio al calcio a fine stagione dopo aver collezionato 19 presenze in Liga con il Valladolid di Ronaldo. Coetaneo di Borja Fernandez ma fuori dal calcio pro da due anni è l'ex attaccante Carlos Aranda, passato tra le altre con le maglie di Siviglia e Osasuna e radici calcistiche nelle giovanili del Real. Tra i responsabili della trama ci sarebbe anche il suo nome, alla pari di un altro prodotto del settore giovanile delle merengues: Samu Saiz, attaccante 28enne di proprietà del Leeds e quest'anno in prestito al Getafe. Altro nome associato all'organizzazione è quello di Iñigo Lopez, 36enne difensore del Deportivo La Coruña che ha avviato la sua carriera nell'Atletico Madrid.

Lo scandalo ha travolto anche l'Huesca, club promosso per la prima volta in Liga lo scorso anno e retrocesso al termine del campionato 2018/2019. La polizia spagnola ha perquisito la sede del club e sono stati arrestati anche il presidente Agustin Lasaosa e il medico sociale Galindo Lanuza. Al momento l'unica posizione ufficiale è quella riportata dall'avvocato difensore dell'Huesca, Pedro Camarero: "C'è massimo riserbo sulle indagini - le sue parole riportate da Marca - noi dobbiamo sottostare alle direttive del tribunale, siamo a loro disposizione. Per il momento non so dire cosa accadrà, non siamo stati ancora in grado di parlare con il presidente. Appena possibile, sarà lui a fornire spiegazioni appropriate".