Catalogna, guai per Guardiola: Pep segnalato per ''ribellione''

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L'allenatore del Manchester City figura nella lista dei ''ribelli'' della Guardia Civil spagnola per aver letto un documento che incitava all'indipendenza della Catalogna

UNITED-CITY, ANCORA POLEMICHE. GUARDIOLA: "GIUSTO FESTEGGIARE"

Esteta del calcio, profeta di un credo chiamato "tiki-taka". Bel gioco, palla a terra e tanti piccoletti in campo, l'era Guardiola è questo. Una rivoluzione calcistica: come definizione ci siamo, le qualità di Pep come allenatore sono indiscutibili. Lui che non era così sicuro di voler fare questo lavoro: voleva fare il giornalista dopo l'esperienza da calciatore. Poi il cambio di rotta, la scelta di allenare ed esportare il suo credo: Barcellona, Bayern Monaco, Manchester City. Con un occhio sempre alla sua terra. "Viva la Catalogna".

Calcio e politica

Perchè il legame c'è sempre stato e sempre ci sarà, nel caso di Guardiola ancor di più. Sempre vicino alla causa secessionista, lo scorso 11 giugno lesse un vero e proprio manifesto indipendentista a un evento organizzato dai partiti catalani, durante la campagna elettorale in vista del referendum dello scorso 1 ottobre. Per ''colpa'' di questo manifesto, ora Pep rischia.

La ricostruzione

La Guardia Civil spagnola ha diffuso un elenco di persone segnalate per ''ribellione'': in questa lista figura, a sorpresa, anche il nome dell'allenatore del Manchester City. Si tratta di un'accusa molto grave, costata il carcere anche a membri del governo territoriale di Puigdemont. Una vicenda seria, che non corrisponde all'iscrizione al registro degli indagati ma che può avere grosse ripercussioni su Guardiola, che nel corso dell'evento dello scorso giugno difese la ''via unilaterale'' al "Procés", l'indipendenza, come il percorso da seguire. Da queste frasi, dunque, deriva la segnalazione di Pep per ''ribellione''.