Manchester United Chelsea 2-1, gol e highlights: Mourinho batte Conte grazie a Lukaku e Lingard
Premier LeagueDopo gli scontri verbali a distanza delle scorse settimane, José Mourinho batte Antonio Conte in rimonta nel big match della 28^ giornata di Premier League. Ai Blues non basta il primo gol di Willian al 32'. Lukaku pareggia sette minuti dopo, nella ripresa Lingard firma il sorpasso
MOURINHO-CONTE, STRETTA DI MANO PRIMA DELLA GARA
RIVIVI MANCHESTER UNITED-CHELSEA MINUTO PER MINUTO
PREMIER LEAGUE, RISULTATI E CLASSIFICHE
MANCHESTER UNITED-CHELSEA 2-1
32' Willian (C), 39' Lukaku (M), 75' Lukaku (M)
TABELLINO:
Manchester United (4-3-3): De Gea; Valencia, Lindelof, Smalling, Young; McTominay, Matic, Pogba; Sanchez (81' Bailly), Lukaku, Martial (64' Lingard)
Chelsea (3-4-3): Courtois; Azpilicueta, Christensen, Rudiger; Moses (78' Giroud), Drinkwater (80' Fabregas), Kanté, Alonso; Willian, Hazard (73' Pedro), Morata
Ammoniti: Kanté (C), Valencia (M), Matic (M), Morata (C)
Nelle scorse settimane il battibecco a distanza, in favor di telecamere. Ora la battaglia vera e propria. Il Manchester United di José Mourinho piega 2-1 il Chelsea di Antonio Conte in rimonta e si riprende il secondo posto della Premier League riportandosi due lunghezze sopra il Liverpool di Klopp. Non solo, perché i Red Devils spingono i Blues al quinto posto in classifica, sei punti più giù. Due in meno rispetto al Tottenham, che ha battuto 1-0 il Crystal Palace grazie a un gol di Harry Kane. Sfida bellissima, come al solito, e di grandissimo agonismo che ha visto una traversa del goleador che ha deciso la gara d’andata (Alvaro Morata al 4’), il vantaggio dei Blues con Willian al 32’, il pareggio di Romelu Lukaku arrivato al suo 22° stagionale (su 40 presenze) e il sorpasso dei Red Devils grazie a Lingard al 75’, su assist ancora del belga.
Le scelte
Con il Liverpool minaccioso, che l’ha scavalcato al secondo posto dopo la larga vittoria sul West Ham, per José Mourinho battere il Chelsea potrebbe significare non solo riprendersi la piazza dietro all’imprendibile City, ma anche battere quello che in questa stagione è diventato un rivale anche e soprattutto fuori dal campo. Per farlo, lo Special One opta per un 4-3-3 molto offensivo: Lingard parte dalla panchina, dal 1’ c’è il classe ’96 McTominay, alla quarta da titolare. Accanto a lui ci sono Matic e Pogba. Nei 4 di difesa Valencia, Lindelof, Smalling e Young. Davanti Martial, Sanchez e Lukaku. Rispetto all’andata degli ottavi di Champions contro il Barcellona, Antonio Conte invece ne cambia due. Nel 3-4-3 accanto a Kanté nel cerchio di centrocampo, c’è Drinkwater. Ricompattata la coppia d’oro del Leicester di Ranieri campione d’Inghilterra. Davanti, con Willian e Hazard non c’è Pedro, ma Morata reduce da un periodo non molto fortunato.
Mourinho-Conte, la stretta di mano
Inutile dirlo, dopo i battibecchi a distanza, c’era una curiosità più delle altre: capire come José Mourinho e Antonio Conte avrebbero interagito tra loro. Stretta di mano? Diverbio pubblico? Chiarimento privato? Poco prima dell’incontro, pur senza guardarsi negli occhi, i due allenatori si sono stretti la mano. A fare il primo passo è stato José Mourinho. Gli insulti a distanza delle scorse settimane si sono sciolti poi attorno al 17’ quando le telecamere li hanno colti a bordo campo dopo una battuta, nel bel mezzo di alcuni sorrisi.
Willian, una settimana d’oro. Lukaku pareggia
Il Chelsea parte subito fortissimo, dimostrando di aver superato il periodo del tutto negativo delle ultime gare. Al 4’ arriva già la prima occasionissima per i Blues: Marcos Alonso crossa per Morata che calcia al volo di sinistro. Lo spagnolo colpisce la traversa. Sulla ribattuta Hazard trova De Gea. Il Chelsea continua a premere, ma col passare dei minuti il Manchester United si riorganizza e prende in mano il gioco: la prima occasione per i Red Devils arriva al 28’ con Sanchez. Su cross di Martial, l’ex Barça e Arsenal si gira e colpisce debolmente, con equilibrio precario. Nessun problema per De Gea. La partita si accende all’improvviso: al 32’ Willian innesca una grandissima ripartenza, tre tocchi (scambio con Hazard) qualche decina di metri e l’esterno offensivo del Chelsea va a calciare a rete battendo De Gea. Non perfetto in quest’occasione: non riesce a chiudere sul suo palo. Il brasiliano chiude il suo decimo giorno da fenomeno dopo i due gol all’Hull City, venerdì 16 settembre e quello di Champions contro il Barcellona. I suoi numeri sono impressionanti: è stato coinvolto in 19 gol stagionali della sua squadra, 12 segnati, 7 gli assist. Passano sette minuti e Lukaku pareggia i conti dopo una bellissima triangolazione con gli altri compagni d’attacco Sanchez e Martial. Per il belga è il 22° gol stagionale in 40 presenze, il 13° in Premier League. Ma soprattutto si toglie l’etichetta del bomber che non riesce a segnare alle big: dopo 939 minuti e 21 tiri in porta arriva per lui il primo gol contro le big 8 della classifica.
Lingard entra e segna. Assist... di Lukaku
Il Chelsea riparte davvero forte nella ripresa: al 49’ Morata spreca una buona ripartenza e un passaggio di Willian. Pian piano la gara torna ad accendersi: al 67’ Sanchez serve Lukaku. Il bomber classe 93’ si lascia andare a una poderosa mezza rovesciata che trova il miracolo di Courtois. La reazione del Chelsea è tutta nella punizione di Willian bloccata da De Gea in due tempi: distratto dal sole. Al 75’ Lingard, appena entrato al posto di Martial segna il 10° gol di un giocatore del Manchester United subentrato dalla panchina e firma il sorpasso. Per lui è il 13° in tutte le competizioni. La partita finisce così: Manchester United-Chelsea 2-1. Mourinho si riprende la seconda posizione: 2 sopra il Liverpool. I Blues restano a 53 sprofondando al quinto posto in classifica. Dare un buffetto a Conte, al momento del bacetto di saluto, per il portoghese stavolta ha tutto un altro sapore.