Manchester United, Mourinho: "Oggi è difficile per noi comprare top player, non è più come una volta"

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José Mourinho (getty)

L'allenatore portoghese, dopo il 2-2 contro il Southampton, ha provato a spiegare i motivi dello scarso rendimento del suo United: "Non è più come una volta, il calcio cambia. In passato il club era potente, c'era grande divario con le altre squadre. Oggi non è così e non si può pensare di costruire una squadra comprando top player. Quindi facciamo quello che possiamo"

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Il 2-2 contro il Southampton ha ancora una volta evidenziato i limiti del Manchester United, che in Premier League continua a fare fatica. La partenza in stagione è stata balbettante, con appena 6 vittorie in 13 giornate e una classifica che dice settimo posto, a -16 dal City primo e a -6 dalla zona Champions League. Mourinho è ancora sotto pressione e, dopo il match del St Mary’s Stadium, ha provato, nel suo stile, a dare una spiegazione all’attuale situazione che stanno vivendo i Red Devils: "Se le aspettative erano altre? Dipende - ha ammesso -. Farò un esempio, spero sia un buon esempio, spero che si possa interpretarlo nel modo giusto. Il Manchester United è storicamente, per le sue dimensioni, più grande del Tottenham? Con tutto il rispetto, visto che considero il Tottenham un club fantastico, penso che tutti direbbero di sì. Possiamo oggi andare dal Tottenham e comprare i loro migliori giocatori? No, perché non vendono o perché sono così potenti da poter dire di no". E ancora: "Qualche anno fa, chi era il miglior giocatore del Tottenham? Michael Carrick (Mourinho fa cenno per indicare che Carrick si è trasferito nello United). Qualche anno dopo, chi era il miglior giocatore? Berbatov (Mou fa lo stesso gesto). Possiamo andare ora da loro e provare a comprare Harry Kane, Dele Alli, Eriksen, Son? No. Allora, chi è più potente ora. Loro o noi?".

"Il calcio cambia, facciamo quello che possiamo"

Un modo, questo, che l’allenatore portoghese ha utilizzato per spiegare come siano cambiate le cose rispetto al passato: "Il calcio cambia - ha proseguito - È più difficile acquistare giocatori di alto livello. I club sono più potenti e non vogliono vendere. Prima, i club più piccoli, quasi imploravano le grandi società: 'prendi il mio miglior giocatore, ho bisogno di vendere, per favore, sei potente, compra il mio miglior giocatore', dicevano. In questo momento, non vogliono vendere. È più difficile rendere la squadra migliore e più forte con l'acquisto, a meno che tu non faccia quello che fanno alcuni club, e per qualche motivo possono farlo e altri no”. Tornando al presente: "È difficile, quindi facciamo ciò che possiamo. La scorsa stagione è stata fantastica per finire al secondo posto e stiamo lottando molto, so che dobbiamo fare meglio di quello che stiamo facendo. Ma una cosa è fare meglio e un'altra cosa è cercare di confrontarci con ciò che il Manchester United era nel passato. Non solo perché il Manchester United è stato fantastico, ma perché c'era una grande differenza con gli altri e, al momento, non è così".